Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2017
GENNAIO/FEBBRAIO2017 MC 23 Q uell’uomo con i baf- fetti, gli occhiali «a goccia» e un’uniforme verde militare era per molti - anche per chi scrive - un’i- cona. Lui, Daniel Ortega Saavedra, era il leader del Frente sandinista de liberación nacional (Fsln) che aveva liberato il piccolo Nicaragua dalla dittatura di Anastasio So- moza e resistito per 10 anni (dal 1979 al 1989) alle pressioni mili- tari e politiche degli Stati Uniti, all’epoca guidati da Ronald Rea- gan. Dopo gli accordi di Managua (ago- sto 1989), il paese centroameri- cano tornò alla normale dialettica democratica. Daniel Ortega fu sconfitto nelle presidenziali del 1990 (da Violeta Chamorro), del 1996 (da Arnoldo Alemán) e del 2001 (da Enrique Boloños). Nel 2006 Ortega vinse le elezioni, ripe- tendosi nel 2011. Lo scorso 6 novembre Daniel Or- tega, oggi 71enne, è stato eletto presidente per la terza volta con- secutiva, mentre sua moglie Rosa- rio Murillo è stata nominata vice- presidente. Un’abbinata familiare che non rappresenta un delitto, ma certamente non appare come una scelta eticamente opportuna. Per parlare delle elezioni e del de- cennio della famiglia Ortega ab- biamo rivolto qualche domanda a María López Vigil, giornalista e scrittrice, caporedattrice di Envío , Lo scorso novembre Daniel Ortega è stato rieletto presidente del Nicaragua. Sua moglie Rosario Murillo, vicepre- sidente. In questa inter- vista María López Vigil, caporedattrice di Envío , prestigiosa rivista dell’Università Centroa- mericana (Uca) di Managua, traccia un quadro fosco della coppia presidenziale che da 10 anni guida il paese. © Rodrigo Arangua / AFP UNA DINASTIA FAMILIARE AL POTERE Rosario e Daniel Ortega Spa NICARAGUA di PAOLO MOIOLA MC A In alto : Rosario Murillo e Daniel Ortega alzano il dito inchiostrato per dimostrare di aver votato (Managua, domenica 6 novembre 2016). Il terzo mandato presi- denziale è iniziato il 10 gennaio 2017. #
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