Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2017

lione che sarebbe ricominciata. Quello che si può dire è che da ottobre 2015 a oggi, Sassou ha iniziato un processo nel quale chiunque si opponga al regime o esiga il rispetto della legge, o chieda giustizia, è sistematica- mente arrestato, oppure scom- pare, o viene torturato. Oggi ci sono circa 100 persone in pri- gione per questi motivi, di cui di- versi oppositori, ma il governo so- stiene che non ci sono detenuti politici in Congo. Il 4 aprile 2016 il potere di Brazza- ville ha fomentato un colpo di mano. Lo stesso momento in cui hanno iniziato a sparare, verso le 2 del mattino, si proclamavano i risultati ufficiali delle presiden- ziali. E gli scontri sono proseguiti fino alle 16. Si sparava nei quar- tieri Sud di Brazzaville. Questo è stato fatto per evitare che la gente scendesse in strada a pro- testare contro i risultati. Ma non è stato sufficiente, e allora si è cercato un capro espiatorio per dire che c’era un colpevole. Per questo si è accusato Pasteur Ntumi di essere alla testa di un gruppo di ninja, quando tutti sap- piamo che questi sono stati disar- mati oltre 15 anni fa. Come hanno avuto le armi per attaccare e fare la guerra? I ninja si nascon- derebbero nel Pool e così si è co- minciato a bombardare la popo- lazione civile. Sono i civili inno- centi che stanno morendo nel Pool, non sono dei guerriglieri. In quale paese si può accettare che l’esercito bombardi con eli- cotteri militari la popolazione di- sarmata? Non è uno scontro con un altro paese. È terribile quello che sta succedendo». La comunità internazionale, i cosiddetti «amici del Congo», le potenze come Francia e Usa, cosa fanno? «Oggi i congolesi sono molto de- lusi dal comportamento della Francia che appoggia ancora il re- gime di Brazzaville. Perché non dimentichiamo cosa ha detto Hol- lande quattro giorni prima del re- ferendum anticostituzionale del 2015. Di fatto ha autorizzato il go- verno a violare la Costituzione, quando qualche tempo prima mente e scambiare idee. Talvolta riusciamo a incontrarci in occa- sione di qualche festival. Penso a Balai Citoyen del Burkina Faso, Fi- limbi e Lucha della Rdc e Y en a marre del Senegal, con i quali col- laboriamo e scambiamo idee. In particolare ci siamo ispirati ai se- negalesi, che sono stati i primi a costituirsi». Come fate a finanziare le vostre attività, i viaggi, gli incontri? «Nel rispetto dei testi statutari di Ral-le-bol noi funzioniamo grazie alle quote associative dei mem- bri, ma accettiamo anche doni, aiuti e finanziamenti che possono aiutarci a realizzare le attività. Questo non vuol dire che ne ab- biamo già ricevuti, finora ab- biamo potuto contare solo sui no- stri mezzi. Come membri attivi siamo un centinaio e come membri con partecipazione saltuaria e simpa- tizzanti siamo a circa 500». Cosa sta succedendo nel dipar- timento del Pool? «A livello ufficiale c’è una ribel- GENNAIO/FEBBRAIO2017 MC 17 Cronologia essenziale Dall’indipendenza alle bombe sul Pool • 1960, 15 agosto Indipendenza della Repub- blica del Congo dalla Francia. Il primo presidente è Fulbert Youlou. • 1969 Il capitano Marien Ngoubi va al potere. Proclamata la Repubblica popolare del Congo e nascita del Partito congolese del lavoro (Pct). • 1977 Ngoubi viene assassinato. Il paese è go- vernato dal Comitato militare del partito. • 1979 Il colonnello Denis Sassou Nguesso prende la presidenza del Comitato militare e di- venta capo di stato. • 1990 Instaurazione del multipartitismo. • 1991 Conferenza nazionale sul futuro del paese. • 1992 Elezioni libere, Pascal Lissuba eletto pre- sidente. • 1997 Sassou Nguesso riprende il potere dopo una guerra civile. Sarà rieletto nel 2002. • 2009 Sassou Nguesso è rieletto per la seconda volta (con il 78% dei voti). • 2015, 4 agosto Nasce l’Iniziativa per la demo- crazia in Congo, movimento pacifico contro il progetto del presidente di cambiare la Costitu- zione per accedere a un terzo mandato. • 2015, 5 ottobre Il governo annuncia la tenuta del refendum per la modifica costituzionale. Il fatto provoca diverse manifestazioni. Il 20 ottore nella capitale muoiono quattro manifestanti. • 2015, 25 ottobre I congolesi approvano il cambiamento di Costituzione con il 92% dei suf- fragi. • 2016, 20 marzo Sassou Nguesso vince le ele- zioni con oltre il 60% dei voti. L’opposizione di- chiara che il voto è stato rubato, e chiama il po- polo a rivendicare giustizia con azioni legali e pa- cifiche. • 2016, 3 aprile A Brazzavile scoppiano combat- timenti tra esercito e non precisati uomini armati. • 2016, 4 aprile Uccise 17 persone in un attcco nei quartieri Sud di Brazzaville. In seguito i com- battimenti si estenderanno al dipartimento del Pool. MC A

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