Missioni Consolata - Dicembre 2016
INDICE \\ 69 EDITORIALE \\ 70 BIBBIA ON THE ROAD \\ 72 MISSIONE E MISSIONI \\ 78 PROGETTO CONGO RD Caro amico AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT .05 Sam Tarling_Oxfam/Flickr.com Mariam, 28 anni, e i suoi gemelli Adnan e Iman, nel maggio 2013, tre mesi dopo la fuga verso il Libano dalla Siria insieme al marito e agli altri suoi tre bimbi, quando i gemellini avevano appena un mese. U n bimbo è nato. «È il Salvatore», è quello di cui ha parlato il pro- feta: «La vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele (Dio con noi)» (Is 7,14). È nato un bimbo, ed è nato privo di un luogo «dove posare il capo» (Lc 9,58), mentre il suo paese subiva la dominazione straniera, sotto un gover- nante che non esitava a massacrare i suoi concittadini, primi tra tutti i bam- bini, in un popolo vessato da secoli di conquiste, deportazioni, violenze. A ltri bimbi nascono oggi. Ciascuno di loro è immagine di Dio, come, ad esempio, quelli siriani cui pensava papa Francesco quando, a metà ottobre, ha detto: «È con un senso di urgenza che rinnovo il mio appello, implorando, con tutta la mia forza, i responsabili, affinché si provveda a un immediato cessate il fuoco, che sia imposto e rispettato al- meno per il tempo necessario a consentire l’evacuazione dei civili, soprat- tutto dei bambini, che sono ancora intrappolati sotto i bombardamenti». Nascono e vivono bimbi oggi. Privi di un luogo sicuro in cui posare il capo, in un paese che subisce la guerra, sotto un governante che non esita a mas- sacrare anche loro. Vivono stretti in una morsa di violenze senza volto. N asce un bimbo oggi: il Salvatore. E la sua venuta assomiglia a quell’evverbio «almeno» usato dal papa nel suo appello: una parola che nella frase fa a pugni con l’«urgenza», con «l’immediato cessate il fuoco» e con l’«imposto e rispettato», ma che fa il paio perfettamente con il verbo «implorando». C’è un papa che chiede, con forza e allo stesso tempo in punta di piedi, a chi fa guerra e strage di fermarsi, almeno il tempo necessario a salvare dei bimbi con le loro famiglie. C’è un Dio che, nascendo in una mangiatoia, implora l’uomo di tornare alla sua umanità. « Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue [vengano] bruciati», «un bambino è nato per noi » (Is 9,4-5). Buon Avvento e buon Natale da amico . Luca Lorusso
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