Missioni Consolata - Dicembre 2016
CoNgo rd di SILVIA C. TURRIN «I l mio pensiero va agli abitanti del Nord Kivu recentemente colpiti da nuovi massacri che da tempo vengono perpetuati nel silenzio vergognoso, senza atti- rare neanche la nostra atten- zione. Fanno parte purtroppo dei tanti innocenti che non hanno peso sulla opinione mondiale». Questo l’emblematico, coraggioso e condivisibile messaggio lanciato lo scorso mese di agosto da papa Francesco durante l’Angelus per la festa dell’Assunta, a seguito del massacro di civili avvenuto nella Repubblica democratica del Congo, per opera di un com- mando armato. Le vittime degli eccidi, nella zona Butembo-Beni NEl Nord kIvU, UN mIssIoNarIo a fIaNCo dEl popolo dElla forEsta PICCOLO UOMO, FRATELLO MIO (Nord Kivu), non sono quantifica- bili in modo esatto, ma fonti locali parlano addirittura di 500 morti, tra questi anche donne e bambini. Un’annosa questione Nell’Est Congo Rd la situazione è complessa. È in atto una guerra che ha le sue radici nella conqui- sta del potere da parte di Paul Ka- game in Rwanda, nel 1994. Da al- lora decine di milizie si combat- tono nel Sud e nel Nord Kivu, spesso appoggiate dai governi di Uganda, Rwanda e Burundi, tal- volta in contrapposizione. I tre stati confinanti, da oltre 20 anni approfittano della guerra per sfruttare le ricchezze minerarie e forestali del Congo (vedi MC giu- Negli ultimi mesi c’è stata una recrude- scenza dei massacri nell’Est del Congo. Qui gli interessi di potenze straniere e del governo centrale creano una situazione esplosiva. In questo contesto un missiona- rio italiano lotta per la difesa dell’etnia più oppressa: i pigmei. © Antonio Mazzuccato
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