Missioni Consolata - Dicembre 2016

DICEMBRE 2016 MC 51 N ueva Loja. A lato dell’en- trata principale, davanti a un piccolo prato, cam- peggia un grande murale a colori con sette volti: ci sono quelli delle etnie native (Kichwa, Siekopai, Cofán, Shuar, Siona), un volto afro e uno in rappresentanza dei contadini meticci. Lo slogan dà il senso della filosofia e dell’obiet- tivo di Radio Sucumbíos: «Lavo- riamo per l’interculturalità». L’e- mittente, nata su impulso di mons. Gonzalo López Marañón, carmelitano scalzo, al tempo Vica- rio apostolico dell’omonima pro- vincia, ha visto la luce nel 1992. Era, quella, un’epoca in cui Su- cumbíos aveva poche vie di comu- nicazione e i suoi abitanti - popoli indigeni e gente venuta da fuori - scarse possibilità di interazione. Nel corso degli anni molto è cam- biato. L’economia petrolifera ha trasformato - spesso in peggio - tutta la regione amazzonica. Oggi nella provincia ci sono una tren- tina di emittenti, ma Radio Su- cumbíos copre un territorio più ampio delle concorrenti. Fa parte delle reti Aler e Corape, in cui con- fluiscono molte emittenti accomu- nate da tre caratteristiche: sono comunitarie, sono popolari, sono educative. Nel 2016 la radio del Vi- cariato ha compiuto 25 anni. Anni di soddisfazioni, ma anche di aspri conflitti. STORIE E VOLTI DI RADIO / 7 Nata a Nueva Loja nel 1992, Radio Sucumbíos ha una forte connota- zione sociale e inter- culturale. Dopo aver superato le difficoltà causate dai cambi e dalle incertezze nella direzione del Vicariato apostolico della locale provincia, oggi l’emit- tente è alle prese con una grave crisi econo- mica. Come accade per molti altri media comunitari torna un dilemma: è possibile fare un lavoro infor- mativo ed educativo al di fuori delle logiche mercantili? LA FATICA DI ESSERE DIVERSI # In alto : la giornalista Marilú Capa Galarza e il direttore Victor Gómez Barragán da- vanti alla sede di Radio Sucumbíos, nella città di Nueva Loja. ECUADOR Testo e foto di PAOLO MOIOLA

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