Missioni Consolata - Dicembre 2016

D omenico Cravero è un parroco della pro- vincia torinese (prima a Settimo, poi a Poirino). È soprattutto un sacerdote che, oramai da una vita, lavora come psicotera- peuta a fianco delle persone con problemi di droga. «Ho iniziato - racconta - a interessarmi concreta- mente dei ragazzi consumatori di sostanze stupefa- centi nel novembre del 1975. Abitavo a Venaria e nell’oratorio della parrocchia m’imbattei con quella realtà. In città c’era già una piccola comunità di ac- coglienza. La mia prima messa - era il 1977 - la cele- brai tra loro. Da allora non ho mai smesso di occu- parmi di questa emergenza. Che continua oggi in forme molto diverse e più nascoste». Nel 1984 padre Cravero fonda una comunità e un’associazione di volontariato (Associazione soli- darietà giovanile, Asg) e poi a una cooperativa so- ciale (Terra Mia). Attualmente coordina il progetto terapeutico ed educativo in otto comunità, curando in particolare la formazione degli operatori. Ogni comunità si specializza su un particolare servizio terapeutico o educativo nell’area minori, adulti e mamma bambino. Viene trattata non solo la condi- zione della tossicomania, ma anche il disagio men- tale nella molteplicità delle sue forme. Una casa è adibita per l’accoglienza e l’accompagnamento al lavoro di profughi. È attivo anche un dormitorio per persone senza fissa dimora alla stazione ferro- viaria di Torino Porta Nuova. Oltre alle comunità ci sono anche due case-famiglia per l’accoglienza di minori (a Scalenghe e a Carmagnola). Le comunità - distribuite nel territorio torinese (Torino, Moncalieri, Marentino, Grugliasco, Car- magnola) e a S. Benedetto Belbo (Cuneo) - si so- stengono attraverso l’agricoltura biologica. I pro- dotti agricoli sono venduti in un negozio della co- operativa, La bottega dei Mestieri , a Torino (via Foà 59) e nei mercati rionali. Sono attivi anche labora- tori di trasformazione di alimenti e un servizio di vendita e distribuzione di panieri alimentari. Padre Cravero, come descriverebbe l’universo delle droghe nel 2016? «Oggi le droghe non fanno più paura, a livello so- ciale, e non sono considerate un’emergenza. Effetti- vamente è cambiato molto: ci sono farmaci sostitu- tivi e molta più tolleranza. Il problema però rimane. Sono numerosi gli assun- tori, anche se ormai non si considerano più droghe quelle chiamate leggere. Questo è un inganno. Il pe- ricolo delle droghe, infatti, non sono tanto i danni arrecati alla salute. Non si tratta quindi di un’emer- genza sanitaria. Anche per la cura dell’Hiv ci sono per fortuna farmaci efficaci. Il problema delle dro- ghe è etico. Le droghe leggere o pesanti limitano fino ad azzerare la creatività e il protagonismo delle nuove generazioni. Sono una risposta passiva (in gergo il consumo si dice “farsi”) e alienante in un 46 MC DICEMBRE 2016 LADRAMMATICA CADUTA DELLA SPERANZA DI P AOLO M OIOLA Domenico Cravero, sacerdote e psicoterapeuta, ha fondato una rete di comunità di recupero per tossicodipendenti, dove alle terapie si affianca il lavoro nell’agricoltura biologica. Secondo il sa- cerdote, il problema di fondo non è tanto sanitario quanto etico. Con il consumo di droghe muore la speranza e il piacere di trasformare il mondo. Torino / LA TESTiMoniAnZA © Archivio Terra Mia A sinistra: la freccia indica la strada per una comunità di Terra Mia, a San Benedetto Belbo (Cuneo). Pagina seguente : don Domenico Cravero durante una conferenza.

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