Missioni Consolata - Dicembre 2016

DOSSIER MC DROGHE E TOSSICODIPENDENZA hanno un più alto rischio (circa il doppio) di svilup- pare dipendenza perché usano la sostanza con più frequenza, in più larghe quantità e sono più sensi- bili agli effetti della sostanza (Rosselli, 2011). La mo- dalità inalatoria causa un rush quasi istantaneo, la «botta« ( high ) del crack, ma anche un «calo» ( crash ) più intensi rispetto a quelli sperimentati con la co- caina per via nasale. Cosa succede dopo aver con- sumato crack? Tale fase - di durata variabile tra i 15 e i 30 minuti - è caratterizzata da euforia, accre- sciuta performance cognitiva e motoria, ipervigi- lanza, labilità affettiva. L’intensa euforia è descritta come un’irrefrenabile eccitazione sessuale ( full body orgasm ). Si percepisce un aumentato senso di onnipotenza e sicurezza e una ridotta percezione della fatica (oltre che dei propri limiti). Con il mantenimento dell’uso gli effetti positivi e piacevoli diminuiscono per dare spazio a sintomi indesiderati, di tipo prevalentemente psichico: ac- centuazione dell’ansia, dell’irritabilità e della para- noia, fino a sviluppare un vero e proprio quadro psicotico caratterizzato da anedonia (incapacità di provare piacere), allucinazioni, idee di persecu- zione, delirio. La crisi d’astinenza e le sue fasi L’interruzione del consumo di crack nei soggetti da esso dipendenti si accompagna all’insorgenza di un quadro di malessere dovuto proprio alla man- canza della sostanza: è la crisi di astinenza. Questa può comparire, in alcuni casi, anche dopo un breve periodo di consumo, specie quando esso sia stato caratterizzato da forte compulsività o qualora siano presenti fragilità psicologiche e sociali, fat- tori predisponenti allo sviluppo di un disturbo da uso. Quando il consumo diventa continuativo o la persona sviluppa una vera e propria astinenza, si va incontro a un quadro che possiamo suddividere in tre fasi. • Fase I - Crash : si verifica quando le scorte di do- pamina si esauriscono e compare il senso di fa- tica. È questa la fase iniziale dell’astinenza da co- caina: drastico abbassamento del tono dell’umore (depressione) e della energia fisica, che compare già 15-30 minuti dopo la cessazione dell’uso e che persiste per almeno 8 ore e può durare fino a 4 giorni. In questa fase il consumatore sperimenta depressione, che diventa presto disforia (altera- zione dell’umore in senso depressivo), ansia, para- noia, malinconia, apatia, difficoltà di attenzione e di concentrazione, anoressia, insonnia e craving . Quindi nelle 8-24 ore successive, il soggetto pre- senta ipersonnia e astenia fisica. Seguiranno al- cune settimane di profonda anedonia e - da una a dieci - di craving feroce. • Fase II - Sindrome disforica tardiva : inizia 12-96 ore dopo l’uso della sostanza e può durare dalle 2 alle 12 settimane. I primi 4 giorni il consumatore presenta sonnolenza, craving , anedonia, irritabilità, problemi di memoria e idee di morte. In tale fase alto è il rischio di suicidio e di ricaduta, vista come un mezzo per interrompere il quadro di malessere psico-fisico. • Fase III - Estinzione : i sintomi disforici e di ma- lessere della precedente fase iniziano a diminuire o si risolvono completamente e il craving diventa ri- dotto in intensità e frequenza di presentazione. La velocità di progressione tra i diversi stadi, di- © Paolo Moiola Sopra : piante di cannabis; un posto di blocco della polizia in Mes- sico, paese in cui i cartelli della droga sono potentissimi. Pagina pre- cedente: piantina di foglie di coca; papavero da oppio in Colombia. DICEMBRE 2016 MC 41

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