Missioni Consolata - Dicembre 2016

DICEMBRE 2016 MC 31 reré , un bambino nero con una gamba sola, che usa un cappuccio rosso (come quello dei nani di Biancaneve) e vive nella foresta. Dal Sudest hanno appreso leg- gende come quella del Lobiso- men , l’uomo che si trasforma in lupo durante la luna piena, e la storia della Mula-sem-cabeça , una donna trasformata in una mula che ha il fuoco al posto della testa e vaga per sette città. Dalla regione centro Ovest hanno scoperto la folia de reis , una festa in onore dei Re magi che porta- rono doni a Gesù bambino. Il Nordest, la regione in cui si trova il Kilombo, ha dato il frevo (danza acrobatica con ombrel- lino), il bumba-meu-boi (danza con maschere rappresentanti un bue), il maracatu (parate in co- stume) e le cirandas (danze can- tate che si fanno danzando in cer- chio), tutte manifestazioni che ar- ricchiscono la cultura locale. Oltre ad ascoltare le leggende, hanno potuto anche fare disegni, cuocere cibi tipici, partecipare a scioglilingua come la trava lingua (ripetizione di parole complicate e di difficile pronuncia) e «obbe- dire» alla boça de forno , nella quale uno che comanda dà ordini divertenti che devono essere ese- guiti. Tutti questi momenti si sono cer- tamente fissati nella mente dei ragazzi che hanno partecipato al programma di recupero scola- stico. Queste memorie saranno conservate e trasmesse non sol- tanto per il bene degli amici o dei familiari, ma anche per le future generazioni e anche per la cultura stessa del Brasile. Così il folclore popolare continuerà a far parte della loro vita, anche in un mondo sempre più informatiz- zato. Diniz Viera • Cultura | Folclore | Educazione • MC ARTICOLI trasmesse da nonno a nipote, da padre a figlio, attraverso la tradi- zione orale e l’immersione totale. Tutto può essere folclore: dalle fiabe che la mamma racconta per far addormentare i figli al canto dei bambini che fanno il girotondo durante la ricreazione a scuola, dalle danze tradizionali degli schiavi africani alle leggende della foresta amazzonica che alimen- tano l’immaginazione popolare. Tutto questo è folclore. E ogni re- gione del Brasile ha le sue espe- rienze. Per questo gli insegnanti e i volon- tari del Kilombo hanno cercato di valorizzare elementi tipici dei cin- que angoli del Brasile. Dal Nord i bambini hanno preso dagli Indios le danze tipiche come il carimbò e la ciranda , e le leggende di Curu- pira , il bambino con i piedi girati indietro che protegge la foresta, del Boto , il delfino rosa del fiume che si trasforma in un bambino, e quella Mãe-D’água , la bella sirena. Dal Sud del Brasile sono state ri- prese la danza della chula e la fe- sta dell’uva e di Nostra Signora dei naviganti, e la fiaba di Saci-pe-

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