Missioni Consolata - Dicembre 2016

migrazioni di GIULIA BONDI «C ol primo, uno scrittore, la rea- zione dei vicini è stata di grande sconcerto. Non lo capivano, lui non salutava, spesso usciva in tuta mimetica, poi per molti giorni non usciva affatto, perché stava lavorando al suo libro. Poi è arrivata una coppia di iraniani, un teologo perseguitato per aposta- sia e la moglie, entrambi di mezza età, e sono stati subito molto amati. Potevano sembrare una coppia di contadini delle nostre colline». Così Maria Pace Ottieri, figlia dello scrittore milanese Ot- tiero Ottieri, a sua volta giornali- Cos’È «iCorn», la rEtE monDialE DEllE Città Di aCCogliEnza VOCI (PERSEGUITATE) FUORI DAL CORO sta e scrittrice (è autrice, tra l’al- tro, di Quando sei nato non puoi più nasconderti dedicato all’im- migrazione irregolare), ricorda le prime esperienze di accoglienza di scrittori perseguitati a Chiusi, cittadina di 8.000 abitanti sulle colline senesi. Il primo, nel 2008, fu Victor Pele- vin, popolare scrittore russo del dopo perestroika, seguito nel 2010 da Hasan Yousefi Eskevari con la moglie Golbabei Aliahmad Mohtaram. «Eskevari, studioso di storia, aveva fatto sette anni di prigione per avere affermato che la prescrizione di indossare il velo non si trova nel Corano», ricorda È una rete internazio- nale che aiuta un parti- colare tipo di profughi: intellettuali scomodi, minacciati dai regimi dei loro paesi. Connette città ospitanti in Europa e nel mondo. Dal 2006 sono 160 le persone accolte. Piccoli numeri che rappresen- tano intere popola- zioni. © George Torode

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