Missioni Consolata - Dicembre 2016

MC ARTICOLI DICEMBRE 2016 MC 21 R IFERIMENTI BIBLIOGRAFICI A. Ceretti, Riparazione, riconciliazione, Ubuntu, amnistia, perdono. Alcune brevi riflessioni intorno alla Commissione per la Verità e la Riconciliazione Sudafricana , in «Ars Interpretandi», 9 (2004), pp. 47-68. A. Ceretti, Per una convergenza di sguardi , in Bertagna G., Ceretti A., Mazzucato C. (a cura di), Il libro dell’incontro , Il Saggia- tore, Milano 2015, pp. 219 -250. M. Flores, Verità senza vendetta , op. cit. P. B. Hayner, Unspeakable truths , op. cit. É. Jaudel, Giustizia senza punizione. Le com- missioni Verità e Riconciliazione , trad. it. di G. Prucca, ObarraO Edizioni, Milano 2010. A. Lollini, Costituzionalismo e giustizia di transizione , op. cit. C. Villa-Vicencio, Vivere sulla scia della Com- missione per la verità e la riconciliazione del Sud Africa. Una riflessione retroattiva , in Flores M. (a cura di), Storia, verità, giu- stizia. I crimini del XX secolo , Bruno Mon- dadori, Milano 2001, pp. 278-292. La serie D agli anni Settanta, l’espe- rienza delle Commissioni per le verità si è diffusa in tutto il mondo con lo scopo di offrire ai singoli paesi interessati da un conflitto (spesso molto violento) un percorso di giusti- zia non solo punitiva, ma che tenga conto delle esigenze di ve- rità delle vittime e che aiuti la transizione verso la pace sociale. Le esperienze sono molte, cia- scuna con le sue specificità. Con questa serie di articoli a esse dedicati vogliamo cono- scerne alcune. L a prossima puntata , fir- mata da Wilfredo Ardito , professore di diritto ed esperto di diritti umani, riguarderà la Commissione del Perù. N OTE 1 D. Tutu, Non c’è futuro senza perdono , Fel- trinelli, Milano 2001, p. 46 e p. 32. 2 A. Lollini, Costituzionalismo e giustizia di transizione. Il ruolo costituente della Com- missione sudafricana verità e riconcilia- zione , Il Mulino, Bologna 2005, p. 190. 3 P. B. Hayner, Unspeakable truths: transi- tional justice and the challenge of truth commissions , Routledge, New York-Lon- don 2011, p. 30. 4 D. Tutu, Prefazione , in M. Flores (a cura di), Verità senza vendetta: l’esperienza della Commissione sudafricana per la ve- rità e la riconciliazione , Manifestolibri, Roma 1999, p. 72. A RCHIVIO MC Sulla giustizia riparativa si vedano i dossier Giustizia riparativa. Rispondere ai delitti senza commetterne altri, MC dicembre 2013, a cura di Luca Lorusso, e Un grido stanco ma tenace. El Salvador: dai massa- cri alla domanda di giustizia , MC luglio 2014 a firma di Annalisa Zamburlini. Il mio Dio sovversivo I l libro di Desmond Tutu pubblicato nel 2015 dal- l’Emi è un piccolo e intenso viaggio nel cuore della concezione di giustizia dell’arcivescovo anglicano di Città del Capo. Il premio Nobel per la pace del 1984, presidente della Trc, con uno stile sobrio e li- neare parla del fondamento della sua idea di società, della sua battaglia per un paese e un mondo più giu- sto: il Creatore che ha fatto l’uomo a sua immagine, un Dio che si comunica con una forza speciale, «sov- versiva», tramite la Parola e tramite coloro che nella storia sono stati e sono tutt’ora capaci di proporne la disarmata e irresistibile forza di capovolgimento. «B isogna che vi racconti questa vecchia sto- riella, anche se forse la sapete già - esordi- sce Tutu nell’incipit del volume -. Veniva narrata, a volte, dai neri quando discutevano sulla loro dolorosa situazione di vittime dell’ingiustizia e dell’iniquità del razzismo. “Molto tempo fa, quando i primi missionari arrivarono in Africa, noi avevamo la terra e loro avevano la Bibbia. Dissero: ‘preghiamo!’. Abbiamo chiuso gli occhi con il dovuto rispetto, e alla fine hanno detto: ‘Amen’. Abbiamo riaperto gli occhi ed ecco, i bianchi avevano la terra e noi la Bibbia”. [...] Davvero i missionari avrebbero ingannato i neri così creduloni? Io voglio affermare nella maniera più netta e inequivoca possibile che non è così. In realtà noi neri non abbiamo fatto un cattivo affare. I missio- nari hanno messo nelle mani dei neri una cosa che sovvertiva profondamente l’ingiustizia e l’oppres- sione. [...] Se si vuole sottomettere e opprimere qualcuno, l’ultima cosa da mettergli in mano è la Bib- bia. [...] Noi non possiamo restare indifferenti di fronte alle ingiusti- zie patite da tanti nostri fratelli e sorelle, figli dello stesso Dio e Pa- dre. Tutti gli altri, portatori di Dio, sono creati a immagine di Dio proprio come noi. Non ab- biamo scelta [...] non possiamo restare in silenzio o indifferenti quando altri sono trattati come se fossero una razza diversa e inferiore». «I l mio Dio sovversivo» è un testo capace di an- dare, in poche pagine e con semplicità, al cen- tro delle questioni fondamentali della vita in- dividuale e sociale. Tutu ci parla di un Dio sovversivo che si manifesta all’umanità per dire a ciascuno che ogni uomo è uomo in quanto legato ad altri uomini; che ama ogni uomo come se ciascuno fosse l’unico ad essere stato creato; che Lui è un Dio di parte, schie- rato con l’umanità; che tutto ciò che ci offre non lo possiamo in alcun modo guadagnare, perché tutto è grazia, a prescindere da qualsiasi merito o demerito; e che, come tutto all’inizio è originato da Dio, tutto alla fine convergerà a Dio, «anche Satana [...] perché neppure lui potrà resistere all’attrazione dell’amore divino; e allora Dio sarà davvero tutto in tutti». Luca Lorusso

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