Missioni Consolata - Novembre 2016
L’ accordo di pace aveva un obiettivo chiaro: la fine del conflitto armato con le Farc e la costruzione di una pace stabile e dura- tura. In questo senso, occorre riconoscere che dal giorno della firma sul cessate il fuoco e sulla fine bilaterale delle ostilità, il 23 di giugno, il patto è stato rispettato dalle parti e i fatti lo dimostrano in maniera evidente: zero attentati, zero scontri e zero vittime. Vale la pena di ricordare che durante tutto il processo di negoziazione (iniziato nel 2012, ndr ) uno dei maggiori timori di fallimento era quello di proseguire il dialogo nel mezzo della guerra. Fortunatamente e nonostante gli eventi do- lorosi che si sono verificati, le parti hanno mante- nuto la volontà politica di arrivare fino alla fine (ri- badendo le loro intenzioni anche dopo l’inatteso «no» del 2 ottobre). Del conflitto armato colombiano si parla come di uno dei più complessi del mondo, sia per la sua du- rata, 52 anni, che per la trama di attori legali e ille- gali e per le sue relazioni e dinamiche legate alle re- gioni in cui esso si è sviluppato. Se guardiamo alle cause che hanno generato il con- flitto, esse continuano a sussistere: la concentra- zione delle terre produttive in poche mani, la scan- dalosa diseguaglianza sociale, l’accumulazione di ricchezza a fronte di una pungente povertà, la si- stematica esclusione di vasti settori della società come i contadini, gli indigeni e gli afroamericani, la profonda corruzione della classe politica e diri- gente che accumula fortune rubando all’erario sta- tale attraverso i contratti pubblici, la precarietà e assenza dello stato nella Colombia rurale. Come se tutto questo fosse poco, si è sommato il mostro del narcotraffico che, a partire dagli anni Ottanta, è servito da combustibile per la guerra e che ha corrotto tutti i settori dello stato, provo- cando inoltre perverse alleanze tra narcotraffi- NONCHIUDIAMO LE FINESTRE ALLA PACE DI B ENJAMÍN M ARTÍNEZ S OLANO per valutare la portata e la complessità dell’accordo di pace occorre leggerne le 297 pagine. an- che i numeri sono importanti. Come quelli delle zone (23) e accampamenti (8) dove i membri delle Farc hanno accettato di deporre le armi. O quelli dei seggi parlamentari (10) che saranno ga- rantiti ai rappresentanti della guerriglia. se il «no» del 2 ottobre non bloccherà tutto. l’esperienza / 3 © Giacinto Franzoi DOSSIER MC PACE IN COLOMBIA?
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