Missioni Consolata - Novembre 2016
L’ESPERIENZA / 1 Il Cauca è stato un teatro di guerra importante. Qui si sono fronteggiati gruppi guerriglieri (non soltanto delle Farc-Ep), esercito nazionale e indigeni. Per vent’anni padre Antonio Bonanomi ha convissuto (e dialogato) con tutti gli attori. Ecco il suo racconto, le sue critiche, le sue speranze. P adre Antonio Bonanomi è stato per 19 anni, dal gennaio 1988 a giugno 2007, a Toribío, nel Nord del Cauca, Colombia Sud occidentale, sulla cordigliera centrale delle Ande. Il Nord del Cauca è un luogo strategico per la comuni- cazione fra il Sud e il Nord del paese e per la sua vici- nanza alla città di Cali. Fin dall’inizio del conflitto ar- mato, nel 1964, le Farc-Ep si sono stabilite in questo territorio, formando il « sexto Frente » (sesto Fronte). Sono poi arrivati altri gruppi armati, come l’M-19 ( Mo- vimiento 19 de abril , sciolto nel 1990), il Quintin Lame (discioltosi nel 1991), il Prt ( Partido revolucionario de trabajadores, sciolto nel 1991). In risposta, oltre alla po- lizia nazionale, è arrivato l’esercito. E così il territorio si è progressivamente convertito in uno dei principali teatri di guerra con gravissime conseguenze per la po- polazione civile, formata al 95% da persone apparte- nenti al popolo Nasa. A Toribío padre Antonio Bona- nomi ha lavorato come coordinatore della équipe mis- sionaria, formata da sacerdote, suore e laici. Legatis- simo a quella terra, con lui abbiamo parlato del pas- sato e del possibile futuro dopo le firme dell’Accordo del 24 agosto e l’inatteso «no» del 2 ottobre. La nuova Colombia deve attendere Padre Bonanomi, con il voto al plebiscito un’esi- guamaggioranza dei colombiani (poco più di 6mi- lioni sui 13 che hanno partecipato) hanno detto «no» agli accordi tra governo Santos e Farc-Ep. Perché questo risultato e cosa succederà ora? NOVEMBRE 2016 MC 33 GLI INDIGENI NASA E IL «SEXTOFRENTE» DI P AOLO M OIOLA © Archivio MC DOSSIER MC PACE IN COLOMBIA?
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