Missioni Consolata - Novembre 2016
MC ARTICOLI avanti siamo sereni, perché siamo consapevoli della forza della Scrittura. Non temiamo che possa essere “profanata”, anzi, in questo modo può trovare nuove vie che non avrebbe trovato se l’avessimo custodita troppo gelo- samente». È molto difficile dire quale sia la risposta dei lettori, don Carrega ipotizza che il pubblico di Scrittori di Scrittura sia composto preva- lentemente da «curiosi»: «Nel- l’ottica della Chiesa in uscita, direi che è normale andare più verso chi è ai margini o fuori dalla Chiesa. Sono molte le persone cu- riose di sentire che cosa ha da dire la Chiesa, e che rimangono favorevolmente impressionate da questo atteggiamento di dare carta bianca agli scrittori senza condizionarli, da una Chiesa che non vuole dettare norme ma si mette in dialogo». Favorire la diffusione culturale della Scrittura Il fenomeno della riscrittura della Bibbia non nasce certamente con Scrittori di Scrittura: basterebbe prendere il catalogo di qualsiasi casa editrice per verificarlo, o semplicemente leggere la Bibbia stessa per accorgersi che nume- rosi brani sono riscritture di altri brani. «In generale mi sembra che il fenomeno della riscrittura sia esteso, soprattutto all’estero. In Italia si fa un po’ di fatica in più, secondo me perché non c’è una cultura della Scrittura. Un piccolo contributo in questo senso il nostro progetto lo dà: quando uno legge il libro di Gam- barotta sul Saul, magari è spinto a leggere il testo originale nel Primo libro di Samuele». Oltre alla funzione di invito alla lettura della Bibbia, però, il feno- meno della riscrittura ha, più profondamente, lo scopo di arric- chire la lettura di fede della Pa- rola. L’approccio narrativo alla Bibbia ha la sua specificità che lo affianca ad altri approcci come quello storico critico o teologico, quello psicologico o femminista. «Il metodo narrativo è un me- todo tra molti, buono sia a livello tecnico per gli esegeti, che cate- chistico. Tra i suoi pregi vedo l’empatia suscitata nei lettori, utile per l’interiorizzazione della Parola. Questo infatti è un passo su cui, credo, tutti facciamo diffi- coltà: come arrivare a fare una lettura esistenziale della Bibbia? Come passare dal “cosa dice il brano” al “cosa mi dice il brano”? Scrittori di Scrittura, oltre a dirci quello che il brano ha suggerito allo scrittore, mostra che ognuno di noi può riscrivere il testo bi- blico applicandolo alla propria vita». Luca Lorusso Il progetto prevede altri futuri volumi. In- tanto è consultabile il sito www.scrittoridi- scrittura.it nel quale è possibile seguire un blog con riflessioni e approfondimenti sulle tecniche narrative dei Vangeli, sul rapporto che la Scrittura ha con arte, lette- ratura e cinema. Nel sito sono presenti anche i video delle pre- sentazioni dei singoli volumi con gli autori. nuiamo a vivere vicende che sono guidate dallo stesso Spirito che ha animato la Scrittura. Le nostre esperienze sono un bacino per la- vorare su ciò che il Signore ci ha detto tramite la Parola». Una Chiesa in uscita Chiediamo a don Carrega come, secondo lui, questo progetto si inserisca nel cammino della Chiesa: «Scrittori di Scrittura è il tentativo di metterci in ascolto gli uni degli altri: la Chiesa in ascolto dei “laici”, e viceversa. Ad alcuni è sembrato che volessimo sven- dere il patrimonio della Scrittura trattandolo come un libro qua- lunque. Il nostro punto di vista in- vece è accettare un confronto su dei testi che, siamo convinti, di- cono qualcosa a tutti. La Scrittura può essere quel ponte su cui ci in- contriamo grazie al suo valore narrativo. Io, da credente, farò vedere come essa aiuti la mia vita di credente. In quella parola c’è la Parola di Dio rivolta alla mia vita. Per il non credente è diverso. Da questo punto di vista penso che davvero il progetto svolga un ser- vizio ecclesiale. Nel portarlo
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=