Missioni Consolata - Novembre 2016
NOVEMBRE 2016 MC 21 sono quelli biblici, ma narrando fatti, situazioni, psicologie che nel testo originale non sono presenti. «È il caso, ad esempio, di Silvana De Mari che ha riscritto l’annun- ciazione vista dagli occhi di Giu- seppe, o di Elena Loewenthal che ha affrontato l’annunciazione a Sara, moglie di Abramo». Altri hanno trasfigurato i perso- naggi biblici in personaggi con- temporanei: «Ad esempio Elena Varvello racconta la storia di un Giobbe contemporaneo, un uomo tartassato dagli eventi che cerca un motivo di ripartenza, mentre Bruno Gambarotta ri- legge il personaggio di Saul in chiave umoristica, di un umori- smo drammatico». Altri ancora, come Gianluigi Ricuperati, hanno affrontato un tema attualizzan- dolo in una situazione odierna: «Lui ha scelto il tema della ric- chezza raccontando di un prete che ha una comunità di recupero per persone dipendenti dall’uso del denaro». «Il testo biblico si mostra un testo attuale, pieno di suggestioni inte- ressanti anche per persone di oggi e per non credenti. Ad esem- pio Margherita Oggero si è sem- pre apertamente dichiarata agno- stica, ma non ha avuto nessun problema a lavorare sulla Bibbia. Di Margherita non mi ha stupito la leggerezza di scrittura che ha avuto nel ripensare il personaggio di Isacco che è immaginato an- ziano, vicino alla morte, mentre ripensa a tutta la sua vita, mi ha colpito invece la sua competenza sulla Scrittura». «Elena Loewenthal ci ha regalato anche una bella definizione della nostra iniziativa: infilarsi negli spazi bianchi della narrativa bi- blica. Partire da un testo sapendo che è volutamente lacunoso per- ché tu possa interagire con esso. Tutti i volumi sono un tentativo di risposta alla Parola che provoca». La vita è una Bibbia apocrifa Don Gian Luca crede nel senso ecclesiale e missionario di questa iniziativa culturale: «C’è un arric- chimento spirituale in questi te- sti. I volumi di Scrittori di Scrittura sono utili per il credente perché lo aiutano ad avere un approccio differente alla Bibbia. I suoi pro- tagonisti smettono di essere per- sonaggi-tipo, e assumono una loro tridimensionalità. Prendiamo ad esempio il Giuseppe di Silvana De Mari: non è il classico Giu- seppe vecchietto e un po’ pas- sivo, ma un giovane passionale, innamorato della sua ragazza e anche geloso. Con una lettura di questo tipo sentiamo che la storia sacra è una storia vera. Quando siamo lettori passivi, diventiamo pigri e ronziamo attorno ai soliti concetti e idee. Quando invece proviamo a raffigurarci le scene, scatta un processo d’immedesi- mazione. La Scrittura ci parla an- che attraverso questo. La storia sacra ci dice che anche la nostra storia è sacra, che noi viviamo un’esperienza in continuità con la Scrittura. Scherzando, abbiamo chiamato il nostro progetto una “Bibbia apocrifa”, e lo è, come di fatto lo è anche la vita stessa delle persone. Anche le nostre vite fanno parte di un progetto che non si è concluso con l’ultimo libro della Bibbia. Noi conti- • Bibbia | Narrativa | Dialogo • MC ARTICOLI cato diocesano per la pastorale con le persone omosessuali cre- denti. «Alcuni anni fa, la Diocesi aveva regalato ai preti giovani un anno di formazione con la scuola Holden (la scuola di scrittura creativa fondata da Alessandro Baricco, nda ). Venne fuori un ten- tativo di ri-narrazione di testi bi- blici che il regista Leo Muscato, responsabile del corso, aveva ap- prezzato. Lui mi spronò a prose- guire, e nel 2007 uscì un libretto intitolato Un tempo per ogni cosa che metteva insieme 40 riscrit- ture di brani dei Vangeli sinottici. Poi accantonai la cosa». Don Gian Luca oggi ha 44 anni ed è prete per la diocesi di Torino dal 2000: «Quando mi fu affidata la pasto- rale della cultura tre anni fa, mi tornò in mente l’esperienza di quel libretto, e pensai: “Se questo tentativo di riscrittura lo affidas- simo a dei professionisti?”». Una Parola che provoca A ciascuno degli scrittori coinvolti è stato chiesto di scegliere un brano della Bibbia e di riscriverlo secondo la propria sensibilità e stile, con la massima libertà. Cia- scun volume è autonomo, unito agli altri solo dal cappello «Scrit- tori di Scrittura», dalla grafica e dalla struttura che prevede tre parti: il brano biblico scelto dal- l’autore, un commento al brano, scritto da un biblista, e la riscrit- tura d’autore. Leggendo i volumetti si nota una grande diversità di approccio: qualche scrittore ha usato una modalità più tradizionale, simile ai midrashim (un’antica forma, spesso narrativa, di esegesi ebraica della Scrittura), produ- cendo racconti i cui personaggi # A sinistra in basso : opera di Rodolfo Marasciuolo nel giardino roccioso del parco del Valentino a Torino. Da un libro aperto tra le mani di una donna con le ali spiccano il volo decine di farfalle, simbolo della forza creativa della parola. | Qui : don Gian Luca Car- rega, durante la nostra in- tervista. | Sotto a destra : il logo dell’iniziativa. © Luca Lorusso
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