Missioni Consolata - Novembre 2016
CoNgo bRazzavIllE di ENRICO CASALE 10 MC NOVEMBRE 2016 T ra Italia e Repubblica del Congo c’è un’amicizia di lunga data. Il mastice che tiene uniti i due paesi è il petrolio. Dal 1968, l’Eni, la società italiana di idrocarburi, estrae greggio e continua a fare prospe- zioni nei fondali marini e sulla terra ferma della nazione afri- cana. Non è un caso che il pre- mier italiano Matteo Renzi nella sua prima visita in Africa, nel lu- glio 2014, abbia incluso una tappa proprio a Brazzaville, la ca- pitale del Congo. E in quella visita si premurò di incontrare il presi- dente Denis Sassou Nguesso. Esi- ste quindi un solido sodalizio d’af- fari. Per noi italiani Brazza è un partner strategico, come lo sono FoCUS SUlla REpUbblICa DEl CoNgo: pEtRolIo, lEgNaME E DIRIttI /1 NON DI SOLO PETROLIO... Angola, Mozambico, Algeria, Ni- geria e, un tempo, Libia. Un mare di greggio L’economia della Repubblica del Congo - anche chiamata Congo Brazza - dipende in gran parte dal petrolio. Il paese è uno dei cinque grandi produttori dell’Africa sub- sahariana (insieme ad Angola, Ni- geria, Gabon e Mozambico). Se- condo i dati forniti dal Fondo mo- netario internazionale, l’«oro nero» assicura l’80% delle entrate del bilancio statale. Il greggio viene estratto soprattutto da gia- cimenti offshore (cioè al largo delle coste), ma esistono riserve anche sulla terraferma, così come notevole è la presenza di sabbie Un paese semiscono- sciuto. Spesso confuso con il suo vicino, il più noto Congo RD. Ma è uno dei principali produttori africani di petrolio. E i rapporti con l’Italia sono molto stretti, da mezzo se- colo. Non tra i popoli, ma tra i vertici e i tecnici delle imprese petrolifere. Cerchiamo di saperne di più. © AFP /Marco Longari
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