Missioni Consolata - Ottobre 2016

gnano ne affianca altre: i corsi di cucina, i laboratori teatrali, il cal- cio. Sono tutte iniziative, preci- sano gli operatori, utili per moti- vare i ragazzi - che hanno davanti una lunga attesa prima di otte- nere il responso alla loro richiesta di asilo - a darsi obiettivi e assu- mersi responsabilità. «Certo, non va sempre tutto bene», ammettono Monia e Fa- brizio. Ci sono state incompren- sioni. Una ha riguardato un ra- gazzo che ha lasciato Alpignano ed è andato in Austria per rag- giungere dei conoscenti. «Vieni, gli avevano detto via cellulare: qui c’è lavoro». Una volta là, però, uno dei due mediatori intercultu- rali presenti al Cas, indicando un giovane chino su un libro, «che ama studiare e appena può si mette in un angolo tranquillo a leggere. Oppure lui», e ride indi- cando con la mano un giovane nel cortile fuori dalla finestra, «che vuole fare il calciatore per forza: sta sempre in divisa e scarpette e prende a pallonate il muro». Queste attitudini dei ragazzi sono state utili per capire a quali tiro- cini avviarli con le borse lavoro. L’inserimento lavorativo è un’ulte- riore tappa di un cammino comin- ciato lo scorso inverno con il corso di italiano obbligatorio, che si è svolto presso il Centro per l’Istru- zione degli Adulti (Cpia) di Gruglia- sco, oltre che presso il centro gra- zie all’aiuto dei volontari coordi- nati dagli operatori. Parallelo a questa prima fase è stato poi il percorso di assistenza psicologica presso il Centro Migranti Marco Cavallo a Barriera di Milano. A queste attività, il Cas di Alpi- Cooperando… 66 MC OTTOBRE 2016 questo fantomatico lavoro si è ri- velato inesistente; il giovane è rientrato in Italia e ha chiesto di poter tornare al Cas di Alpignano. «Ma noi, a quel punto, non ab- biamo più potuto accoglierlo», racconta Fabrizio. I migranti possono trascorrere fuori dal Cas fino a un massimo di tre notti, giustificando l’uscita e lasciando un recapito al quale tro- varli. Passate le 72 ore, i respon- sabili del Centro segnalano alla prefettura il mancato rientro. In questi casi i migranti conservano il diritto ad aspettare l’esito della valutazione della loro domanda d’asilo ma perdono quello all’o- # Dall’alto (in senso antiorario) : immagini del Cas di Alpignano. Gli ospiti a cena (in rosso, Monia); Jacob e Fabrizio in dialogo con padre Antonio Rovelli, dell’Upm; la casa messa a disposizione dai missionari della Consolata. A destra : a cena nell’alloggio di Porta Palazzo . In basso pronti a servire la cena ad Alpignano.

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