Missioni Consolata - Ottobre 2016

OTTOBRE 2016 MC 37 L’ANALISI STESSAFEDE, MODALITÀDIVERSE DI V IVIANA P REMAZZI La prima generazione di immigrati musulmani ha visto l’Islam come un elemento di riconoscimento e rafforzamento identitario e come un antidoto alla solitudine e all’isolamento. La seconda generazione (ovvero i figli) non rifiuta la religione, ma ha avviato un (lento) processo di revisione critica e di adattamento al contesto di vita del paese d’adozione. Nel contempo, l’affermazione delle nuove tecnologie ha anche facilitato la diffusione di visioni radicali. R agionare di religione in emigrazione spesso significa tracciare una linea di con- fine netta fra la religiosità della prima ge- nerazione e quella della seconda, ritenuta spesso più secolarizzata. Tuttavia, risultati di inda- gini empiriche recenti come quella realizzata da Abis Analisi e Strategia nel 2011, G2: una genera- zione orgogliosa 1 , hanno mostrato, invece, che la re- ligione può giocare un ruolo significativo anche nelle vite dei giovani di seconda generazione, con- trariamente a quanto l’esperienza degli immigrati europei dei secoli scorsi aveva evidenziato 2 . L’esperienza migratoria, infatti, è certamente espo- sta a pressioni assimilazioniste, ma, per contro, è anche un’esperienza in cui, in presenza di un grado sufficiente di tolleranza e di possibilità d’espres- sione, i migranti tendono a riscoprire e riproporre le loro tradizioni e identità religiose 3 . Questo è par- ticolarmente vero quando entrano in campo i figli e quindi la trasmissione dell’identità culturale. Spesso per la prima generazione il fatto di trovarsi in una realtà nuova, senza riferimenti linguistico- culturali familiari, ha favorito il ricorso alla reli- gione come elemento di riconoscimento e rafforza- mento identitario, ma anche come antidoto alla so- litudine e all’isolamento. Questo soprattutto perché Qui : Ziamri Imane, ragazza di una famiglia magrebina, ha aderito al bando del Servizio civile straordinario nel periodo successivo al terremoto che ha colpito l’Emilia prestando la sua opera presso il Centro diurno per anziani «I gelsi» a Mirandola (Mo). Pagina precedente : rappresentanti della comunità musulmana di Reggio Emilia in una manifestazione di solidarietà alla Francia e contro il terrorismo (11 gennaio 2015). DOSSIER MC SECONDA GENERAZIONE

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