Missioni Consolata - Ottobre 2016

F ermare la deforestazione che sta devastando il paese e stabilire un piano d’azione concreto per dar vita a un’industria del legname so- stenibile, in grado di produrre van- taggi anche per le comunità locali e non solo per le grandi compa- gnie straniere. È questo l’obiettivo degli incontri del Redd+ in Papua Nuova Guinea, avvenuti ad aprile e agosto 2016 a Kimbe, nella re- gione della Nuova Britannia. La sigla Redd+ sta per « Reduction of emissions from deforestation and forest degradation », un pro- gramma elaborato nell’ambito della Unfccc, la «Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici», per favo- rire la riduzione delle emissioni provenienti dalla distruzione delle foreste nei paesi in via di sviluppo (vedi riquadro di pagina 20, ndr ). Il meccanismo alla base del pro- getto prevede l’istituzione di un si- stema di pagamenti per quegli stati che riescono a dimostrare la capacità di ridurre le emissioni de- rivanti dalla deforestazione che, secondo le stesse Nazioni Unite, ammontano al 20 per cento del totale prodotto sul pianeta. Per una terra verde e in buona parte ancora incontaminata come la Papua Nuova Guinea, che, se- condo le stime degli esperti dell’Onu, ospita da sola circa il 5% IN PERIcoLo IL tERzo «PoLMoNE vERdE» dEL PIANEtA DEFORESTAZIONE, LA RAPINA SILENZIOSA # In basso : un’impressionante immagine di distruzione della foresta tropicale a Papua Nuova Guinea. PAPUA N. GUINEA di PAOLO TOSATTI (China Files) Lo stato di Papua Nuova Guinea divide con l’Indonesia la se- conda isola più grande del mondo. Ma soprat- tutto il terzo polmone verde del pianeta. Un polmone messo in peri- colo da una deforesta- zione incontrollata. Il programma delle Nazioni Unite denomi- nato «Redd» può essere una soluzione? © Gerry Ellis - M nden Pictures - Biosphoto / AFP

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