Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2016

MC ARTICOLI AGOSTO-SETTEMBRE 2016 MC 61 traumatizzati dal sisma. Quindi, in questo caso, e come in altre situa- zioni, è indispensabile continuare in parallelo un lavoro di supporto psicologico». Eco-Himal sta inoltre portando avanti un progetto per sostenere un piccolo orfanotrofio, con sede a Kathmandu, dove sono stati ac- colti nove bambini, di età com- presa fra i 6 e i 10 anni. I bambini ospitati hanno perso il padre o la madre, e sono stati abbandonati. Sono stati avviati anche pro- grammi di adozione a distanza: «Con 500 euro all’anno - ci dice Patrizia - si contribuisce a pagare i libri, i vestitini e la tassa scola- stica, quindi l’istruzione di bam- bini che altrimenti non avrebbero la possibilità di imparare a leggere e scrivere». Non solo stranieri Molto attiva nella regione del Ti- mal è l’organizzazione nepalese Sahakarya Ra Bikas (connessa al Nepal Center for Cooperation and Development , Ccd, ccdnepal.org ), diretta da Salam Singh Tamang, a cui sono collegate diverse Ong ita- liane, tra cui Libri contro fucili e 12 dicembre . Collabora con Sahakarya Ra Bikas anche Enrico Crespi, da oltre un decennio impegnato in Asia nel- l’implementazione di vari progetti educativi, sanitari e di sviluppo comunitario. Enrico ha lavorato, oltre che in Tibet, Cambogia, Sikkim e Mozambico, anche in Ne- pal, dove per 13 anni ha visto l’al- ternarsi di monarchie e governi, il tutto inframmezzato dalla guerri- glia maoista. Conosce bene la si- tuazione nepalese ed è per que- sto che sostiene il progetto «Take care 1 Village Nepal», attivato da un network di Ong proprio per fornire sostegni per la ricostru- zione. In particolare, la zona inte- ressata dagli aiuti è chiamata Ti- mal, nel distretto di Kavre. Il pro- getto è gestito dagli stessi abitanti dei villaggi coinvolti, ovvero Bolde Pediche, Thulo Prasel, Narayan- razione di altre organizzazioni in- ternazionali che operano sul terri- torio. Adesso, come Eco-Himal, stiamo indirizzando i nostri pro- getti d’aiuto nella zona di Salleri, nel Nepal centro-orientale. Per esempio, abbiamo mandato fondi per la costruzione di una strada che permette l’accesso a un pic- colo ospedale. Si tratta di una struttura sanitaria che è diventata molto importante dopo il sisma, poiché permette alle persone del posto di accedere a cure imme- diate. La strada risulta fondamen- tale per raggiungere l’ospedale. Poi, sempre nell’area di Salleri, precisamente a Gaidu, stiamo la- vorando alla ricostruzione della scuola primaria Ramilo Joati, uno dei sette edifici scolastici della zona completamente crollati. Gli studenti, in tutto 150, oggi fanno lezione all’interno di grandi tende con enormi difficoltà. I problemi non sono solo logistici e pratici, ma anche, soprattutto, psicolo- gici. Molti bambini sono rimasti Una terra di convivenza religiosa Qui nacque Siddharta I n ogni anfratto del Nepal aleggia una profonda spi- ritualità, che si manifesta attraverso fedi religiose diverse. In questo angolo d’Oriente coabitano in- fatti varie dottrine, filosofie e correnti mistiche che, in taluni casi, si fondono per dar vita a linguaggi sincre- tici. Incastonata nel Terai centrale si trova Lumbini, una delle località più importanti per i buddhisti, es- sendo la città dove nacque Siddharta Gautama, l’Illu- minato. A concepirlo fu la regina Maya Devi. A lei è de- dicato il tempio situato al centro di Lumbini, eretto, si narra, proprio nell’esatto punto in cui diede alla luce colui che raggiunse il Nirvana. È tuttavia l’induismo il culto più seguito dalla mag- gioranza dei nepalesi (oltre l’80% della popola- zione), come testimoniamo i vari templi dedicati a una delle tante divinità che compongono il pantheon degli indù, le cui figure più importanti sono Brahma, il creatore, Vishnu, il conservatore, e Shiva, il distruttore e riproduttore. Elemento comune sia dell’induismo sia del buddhismo è il «tantra», corrente esoterico-mi- stica che sottolinea l’interrelazione tra le forze cosmi- che e le energie sottili di un individuo. Molti i simboli e le architetture che si rifanno al tantrismo, come il tem- pio di Indreshwar Mahadev, edificato a Panauti, sul quale sono raffigurate le incarnazioni di Shiva. A ccanto alle religioni ufficiali sono ancora diffuse pratiche legate allo sciamanismo, in cui sono centrali i jhankri, figure che rivestono il ruolo di intermediari tra gli dei o il mondo degli spiriti e il re- gno terreno. Le varie anime religiose coabitano in un mosaico etnico composto da newar, sherpa, gurung, thakali, tamang, tibetani e da altri popoli che hanno preservato la propria cultura e antiche tradizioni. Silvia C. Turrin

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