Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2016

SUD SUDAN Una Ong italiana in Sud Sudan Ccm, da trentatrè anni al servizio dei Sud sudanesi # Personale del Ccm al lavoro con un gruppo di sfollati dell’ultima guerra. I l Comitato Collaborazione Medica (Ccm), Ong di Torino, è presente in Sud Sudan dal 1983 ed è formalmente riconosciuto per operare in ambito sanitario con l’obiettivo di assicurare accesso alle cure e al- l’assistenza sanitaria alle fasce più deboli e vulnerabili - in particolare a donne e bambini - sia tra la popolazione locale che tra quella sfollata e rimpatriata. In questi 33 anni, il Ccm ha realizzato oltre 118 progetti sanitari in di- versi stati del Sud Sudan ed è partner di diverse agenzie internazionali: Health Pooled Fund, Echo, Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Programma alimentare mondiale (Pam), Common Health Fund, Unicef. Collabora inoltre con la Cooperazione italiana e la Conferenza episco- pale italiana. Con i finanziamenti di questi partner ha sviluppato pro- grammi di salute primaria e di risposta all’emergenza sanitaria in zone fortemente colpite dal conflitto. La sua azione si è concentra nello stato di Warrap, nelle contee di Twic, Tonj East e Tonj South, e nello stato Lakes, nelle contee di Yirol East e Awerial. A oggi il Ccm supporta un totale di tre ospedali, otto centri di salute, 25 dispensari e i suoi interventi hanno l’obiettivo prin- cipale di contribuire al raggiungimento delle priorità stabilite dal go- verno del Sud Sudan nel «Piano nazionale di sviluppo del settore sani- tario 2012-2016». L’ azione del Ccm è volta a migliorare la qualità e l’accesso alle cure primarie per tutta la popolazione; rafforzare le strutture di primo livello (dispensari e centri di salute), gli ospedali e il ruolo dei Dipartimenti sanitari di contea; favorire la partecipazione della co- munità nelle attività di promozione della salute. Il suo intervento per raggiungere questi obiettivi, si concentra su assistenza e supervisione tecnica ai servizi di salute offerti dalle istituzioni locali a livello di chirur- gia generale, gestione delle principali malattie infettive e patologie cro- niche, salute riproduttiva, salute materna e infantile, educazione e pre- venzione della malnutrizione acuta e gestione della malnutrizione se- vera; acquisto di farmaci, materiale sanitario e non sanitario e delle at- trezzature; formazione teorico pratica o training on the job e continua as- sistenza tecnica al personale locale delle strutture sanitarie; promo- zione dell’educazione alla salute nelle comunità locali. Il personale del Ccm in Sud Sudan è composto da 350 effettivi, di cui 40 espatriati africani (da Kenya, Uganda, Etiopia) e cinque italiani. Per info Comitato Collaborazione Medica www.ccm-italia.org ; ccm@ccm-italia.org Tel.: 011-6602793 violenta repressione accusando Machar di tentativo di colpo di stato. I Nuer, attaccati, reagi- scono. Il Spla si divide e nasce il Spla-io, ovvero « in opposition », quello dei Nuer. Inizialmente gli scontri sono a Juba, poi si esten- dono ovunque sia presente popo- lazione nuer. Dalle caserme, dove i militari nuer vengono uccisi, ai massacri della popolazione, com- piuti sia da militari che da mili- ziani dinka. Gli stati più colpiti sono quelli a maggioranza nuer, che sono anche quelli a maggior concentrazione di pozzi petroli- feri del Sud Sudan: Unity, Upper Nile e Jonglei. Secondo Moschetti: «In parte si tratta della vendetta del massa- cro compiuto 22 anni prima ai danni dei Dinka. Ma probabil- mente è anche uno dei modi con cui l’élite dinka aveva pensato di far fuori Machar, senza però riu- scirci. Lui è scappato, e il governo ha poi accusato le Nazioni Unite di aver agevolato la sua fuga, il che è un po’ assurdo». La guerra più atroce La guerra civile Sud-Sud, durata due anni e mezzo è stata partico- larmente violenta. Una commis- sione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui diritti umani, coordinata da David Marshall, nel marzo 2016 ha pubblicato un rapporto sulle violazioni. Parla esplicita- mente di crimini di guerra e cri- mini contro l’umanità, commessi © Af CCM/ Cristiana Lo Nigro © Angela Osti

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