Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2016
32 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2016 Misericordia voglio STORIA DEL GIUBILEO a cura di Paolo Farinella, prete 10. RELIQUIE E CORRUZIONE I GIUBILEI DELLO SCISMA E DEL RINASCIMENTO n ella puntata precedente abbiamo descritto come l’istituto del giubileo da evento eccezionale, pensato a cadenza secolare da Bonifacio VIII, fosse diventato una tradizione elastica che ogni papa decideva di ca- denzare secondo la sua personale esigenza o visione teologica. La giostra dei Papi Dopo la morte di Bonifacio IX (1404) e il breve ma tur- bolento pontificato di Innocenzo VII (Cosimo de’ Mi- gliorati), durato appena due anni (1404-06), fu eletto papa di Roma Gregorio XII (Angelo Correr, 1335-1417). Per risolvere lo scisma che era fonte di confusione (ba- sti pensare che Santa Caterina da Siena era fedele a Roma, mentre San Vincenzo Ferrer riconosceva il papa di Avignone), molti cardinali sia fedeli a Roma, sia fe- deli ad Avignone, si riunirono a Pisa nel 1409, depo- sero il papa Gregorio XII e l’antipapa Benedetto XIII con l’accusa di scisma ed elessero un nuovo papa che assunse il nome di Alessandro V (Pietro Filargo, 1339- 1410), che, come prima mossa papale, promise un nuovo giubileo per l’anno 1413, ma non visse abba- stanza per realizzarlo. Morto Alessandro, elessero Giovanni XXIII (Baldassarre Cossa, 1370-1419) che a tutti gli effetti fu considerato antipapa, perché eletto essendo ancora vivo il papa le- gittimo, Gregorio XII, che era stato deposto in modo il- legittimo. Si creò una situazione paradossale: i papi eletti da quella che passò alla storia come «l’obbe- dienza di Pisa», invece di risolvere lo scisma, lo aggra- varono così tanto da sprofondare la Chiesa per sei anni dalla padella della sventurata «dualità» alla brace della «maledetta triplicità». Non più due, ma tre papi si con- # Qui : bassorilievo di Agostino di Duc- cio, Oratorio di San Bernardino, Pe- rugia, raffigurante uno dei «falò delle vanità» di San Bernardino da Siena. A destra : veduta di Roma nel 1493, prima della costruzione del- l’attuale basilica di San Pietro. tendevano la successione di Pietro. Gregorio XII rinun- ciò al pontificato nel 1415, sperando che anche l’anti- papa Benedetto XIII di Avignone facesse lo stesso, ma questi si rifiutò, anzi sul letto di morte costrinse i pochi cardinali a eleggere il successore, Clemente VIII. Questi accortosi di essere diventato ormai ridicolo, rassegnò le dimissioni, riconoscendo il papa di Roma. Nel frat- tempo non un conclave, ma direttamente il concilio di Costanza, nel 1417 all’unanimità scelse Martino V (Od- done Colonna 1368-1431), il quale tornò a Roma e in omaggio alla norma della memoria dei 33 anni di Cri- sto, indisse il giubileo per l’anno 1423. G iubilei della redenzione ballerini . il giubileo di Martino V sarà l’ultimo della serie dei «33 anni», perché niccolò V (Tommaso Perentucelli,1347-1455, nato a Sarzana, Genova), il suo secondo successore, riportò l’anno santo alla scadenza del cinquantesimo anno, abolendo quella dei 33 anni. il giubileo di Martino V sarà così l’ultimo della se- rie della «redenzione», fino al 1933, quando un nuovo anno santo sarà indetto da Pio Xi (achille ratti, 1857-1939) per cele- brare la ricorrenza centenaria della redenzione; questo evento, con la stessa motivazione, si ripeterà ancora una volta, nel 1983, anno giubilare indetto da Giovanni Paolo ii (Karol Wojtyła, 1920-2005) in omaggio al 1950° anniversario della re- denzione di Cristo.
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