Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2016

N ueva loja (lago Agrio) - Ci mostra le carte. Sol- tanto in queste stanze sono archiviate - in bel- l’ordine - centinaia di buste gialle contenenti documenti processuali di ogni tipo. Mentre prende dagli scaffali una busta qualsiasi, ci spiega: «Conserviamo più di 250.000 fogli». La apre: «Anno 2003, Corte Superior de Justicia de Nueva Loja, contra Chevron Cor- poration», si legge sul frontespizio della prima pagina. Siamo con Donald Moncayo nella sede di Udapt, Unión de afectados y afectadas por las operaciones petroleras de Texaco , l’organizza- zione nata a Nueva Loja nel 2001 per riunire tutte le vittime - sia in- digeni che coloni - della compa- gnia petrolifera statunitense. Come accaduto a Coca, anche qui ci viene proposto di andare a ve- dere e toccare con mano i danni prodotti dall’attività petrolifera 1 . Con la nostra guida lasciamo dun- que la sede di Udapt per andare al pozzo denominato Lago 8 e perfo- rato nel 1968, poco fuori della città. prove contundenti Per ridurre al minimo i costi, la Texaco aveva scelto di costruire le vasche di contenimento per l’ac- qua di produzione (altamente con- taminata) nel terreno e a cielo aperto. «E soprattutto - spiega Donald - esse erano poste molto vicine a fiumi o a esteros (zone paludose). In questo modo, tutti i reflui delle estrazioni andavano in queste pi- scine e da qui, attraverso tubi, ve- nivano dispersi nei corsi d’acqua e nella palude con conseguenze de- vastanti per l’ecosistema. Come ciò non bastasse, con l’espansione urbana, oggi ci sono case costruite vIAGGIO In ECUADOR: bUEn vIvIR, InDIGEnI, nATURA, pETROlIO / 4 «Gli abitanti si atteg- giano a vittime per ottenere risarcimenti». «Gli ambientalisti esa- gerano sempre e osta- colano il progresso». Anche in Ecuador è normale sentire giudizi di questo tenore. Siamo andati a vedere e toccare con mano cosa ha lasciato nel- l’Amazzonia ecuado- riana la multinazionale petrolifera Chevron- Texaco. Il disastro - am- bientale, umano, cultu- rale - è pesantissimo e certificato dai tribunali. Eppure, a distanza di 6 anni dalla condanna, la compagnia statuni- tense nega qualsiasi risarcimento. A dispetto di quest’arro- ganza e impunità, le vittime, riunite in un’associazione, non si arrendono. UNA STORIA TROPPO SPORCA # A destra : Donald Moncayo nell’ufficio di Udapt a Nueva Loja; alle sue spalle una pic- cola parte della documentazione proces- suale sulla battaglia con Chevron-Texaco. ECUADOR Testo e foto di PAOLO MOIOLA

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