Missioni Consolata - Luglio 2016

di Antonio Magnante lippo: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai cono- sciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv 14,9). IL VOLTO DEL PADRE La discesa del Cristo tra noi è la massima epifania del Dio del- l’Antico Testamento. L’immer- sione di Gesù nell’umanità è si- multaneamente effettiva ed af- fettiva. L’effetto che Cristo vo- leva realizzare era quello di ri- velare il vero volto del Padre, un volto paterno, materno, pronto a perdonare le sue crea- ture e ristabilire con loro un le- game di amicizia e di amore. Il movimento discendente del Verbo verso l’umanità, de- scritto nel Prologo giovanneo, si può anche notare nel magni- fico inno cristologico della Let- tera ai Filippesi 2,6-11. Al movi- mento discendente (vv. 6-8) corrisponde il movimento ascendente che descrive l’a- zione del Padre che conferisce al Figlio «il nome che è al di so- pra di ogni altro nome, perché nel nome di Gesù ogni ginoc- chio si pieghi nei cieli, sulla gare le ombre del male, e si presenta come punto discrimi- nante: d’ora in poi gli uomini dovranno decidere se cammi- nare nella sua luce o rimanere nelle tenebre. La seconda tappa della discesa è registrata al v. 11: «Venne tra la sua gente [Israele], ma i suoi non lo hanno accolto». Da tempo immemorabile Israele attendeva il Messia, promesso da Dio, ma, purtroppo, alla sua venuta non lo riconosce. È troppo ancorato alla sua cul- tura e alle sue tradizioni. Non ha il coraggio di rompere con il passato per aprirsi alla rivela- zione che Gesù è del mistero del Padre. Infine l’ultima tappa è sottoli- neata nel v. 14: «E il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi». Finalmente la distanza infinita che separava Dio dall’umanità è stata elimi- nata. Nel Verbo fatto carne, Dio si rivela come l’Emma- nuele, il Dio con noi; un Dio vi- sibile, udibile, palpabile. Ricordiamo il rimprovero che Gesù rivolge all’apostolo Fi- N el precedente articolo (Amico, maggio 2016) abbiamo notato come Dio avesse deciso di abitare in mezzo al suo popolo eletto, per colmare la distanza infinita che li separava. Abbiamo inol- tre ricordato come Egli, al grido di Israele, scese per soc- correrlo e manifestargli il suo amore misericordioso. Il movimento discendente di Dio descritto nell’Antico Testa- mento, è completato da Gesù Cristo. Egli, preesistente al mondo creato e in eterna co- munione con il Padre, compie la sua discesa verso l’umanità. E lo fa in tre momenti succes- sivi, descritti nel Prologo del Vangelo di Giovanni. TRE MOVIMENTI Il primo movimento si trova in Gv 1,9: «Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo». Egli si reca dove abitano gli uomini, cioè nel mondo, lasciando la sua tra- scendenza, squarciando il fir- mamento, che lo separava da essi. Viene per illuminare e fu- 74 amico LUGLIO 2016 Bibbia on the road © Af MC_Bolivia Consanguinei di Dio Nel Verbo fatto carne, Dio si rivela come l’Emma- nuele, il Dio con noi; un Dio visibile, udibile, pal- pabile. Finalmente la di- stanza infinita che lo se- parava dall’umanità è stata eliminata, e l’uomo ha potuto contemplare le sue viscere di misericordia.

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