Missioni Consolata - Luglio 2016

LUGLIO 2016 amico 73 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT Preghiera di santa Faustina Tutti: Aiutami, o Signore, a far sì che […]... Voci femminili: I miei occhi siano misericordiosi, in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base di appa- renze esteriori, ma sappia scor- gere ciò che c’è di bello nell’a- nima del mio prossimo e gli sia di aiuto […]. Voci maschili: Il mio udito sia misericordioso, che mi chini sulle necessità del mio pros- simo, che le mie orecchie non siano indifferenti ai dolori ed ai gemiti del mio prossimo […]. Vf: La mia lingua sia misericor- diosa e non parli mai sfavore- volmente del prossimo, ma ab- bia per ognuno una parola di conforto e di perdono […]. VM: Le mie mani siano miseri- cordiose e piene di buone azioni […]. Vf: I miei piedi siano misericor- diosi, in modo che io accorra sempre in aiuto del prossimo, vincendo la mia indolenza e la mia stanchezza […]. VM: Il mio cuore sia misericor- dioso, in modo che partecipi a tutte le sofferenze del pros- simo. (Diario, 163) Lettore 1: «Il messaggio della Divina Misericordia costituisce dunque un programma di vita molto concreto ed esigente perché implica delle opere. [...]. Incontro tanti giovani che di- cono di essere stanchi di que- sto mondo così diviso, in cui si scontrano sostenitori di fazioni diverse [...]. Dobbiamo suppli- care il Signore di donarci la grazia di essere misericordiosi con chi ci fa del male. Come Gesù che sulla croce pregava per coloro che lo avevano cro- cifisso [...]. L’unica via per vin- cere il male è la misericordia. [...]. Quanto vorrei che ci unis- simo tutti in una preghiera co- rale, dal profondo dei nostri cuori, implorando che il Si- gnore abbia misericordia di noi e del mondo intero!». Segno: Ciascuno scriva sulla se- conda faccia del foglio già usato un’opera di misericordia concreta che si impegna a rea- lizzare durante l’estate. Intenzioni libere Lettore 1: «Portate la fiamma dell’amore misericordioso di Cristo [...] negli ambienti della vostra vita quotidiana e sino ai confini della terra. In questa missione, io vi accompagno con i miei auguri e le mie preghiere, vi affido tutti a Maria Vergine, Madre della Misericordia [...], e vi benedico tutti di cuore». Canto: Servo per amore. a cura di Luca Lorusso Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Ve- dendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: “Perché il vostro maestro mangia insieme ai pub- blicani e ai peccatori?”. Gesù li udì e disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e impa- rate che cosa significhi: ‘Miseri- cordia io voglio e non sacrificio’. Infatti non sono venuto a chia- mare i giusti, ma i peccatori”» (Mt 9, 9-13). Segno: Ciascuno provi a rispon- dere su un foglio alla do- manda del papa: «E tu, caro giovane, cara giovane, hai mai sentito posare su di te questo sguardo d’amore infinito, che al di là di tutti i tuoi peccati, limiti, fallimenti, continua a fi- darsi di te e guardare la tua esistenza con speranza? Sei consapevole del valore che hai al cospetto di un Dio che per amore ti ha dato tutto?». Lettore 1: «La Parola di Dio ci insegna che “si è più beati nel dare che nel ricevere” (At 20,35). Proprio per questo mo- tivo la quinta Beatitudine di- chiara felici i misericordiosi. Sappiamo che il Signore ci ha amati per primo. Ma saremo veramente beati, felici, soltanto se entreremo nella logica di- vina del dono, dell’amore gra- tuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente per ren- derci capaci di amare come Lui, senza misura». Lettore 2: «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. […] In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri» (1 Gv 4,7-11). jangkwee/Flickr.com

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