Missioni Consolata - Luglio 2016
ECUADOR 56 MC LUGLIO 2016 # In alto : operai di Petroamazonas al lavoro in un campo lungo la via Auca. A sinistra : un’autocisterna attraversa un ponte (stretto e pericoloso) sulla via Auca. Pa- gina seguente : una congerie di tubi petro- liferi tra la foresta e la via Auca. il castello di bugie è crollato sotto le evidenze degli studi scientifici. «È stato dimostrato che la popo- lazione che vive vicino ai luoghi petroliferi ha il 200-230% di pro- babilità in più rispetto alla norma di contrarre il cancro (in partico- lare, al fegato, all’utero, alla pro- stata) e di avere aborti spontanei. Senza dire dei danni alle attività economiche dei contadini con morte di galline, cavalli, maiali. E poi - pare incredibile conside- rando dove siamo - nessuno di- spone di acqua potabile perché gli idrocarburi hanno inquinato ogni fonte: fiumi, lagune, ter- reni». Enormi cartelloni pubblicitari, po- sti dal governo ai lati delle strade, magnificano il petrolio. Chie- diamo a Diocles se qualcosa di positivo è stato raggiunto e so- prattutto se natura e petrolio possano coesistere. «Grazie al pe- trolio, c’è stato un certo “svi- luppo” (però scrivetelo tra virgo- lette): costruzione di strade, ponti, strutture varie. Tuttavia, gli effetti negativi sono dieci volte più di quelli positivi. Per questo io dico: no, definitivamente no, non ci può essere una convivenza tra ambiente e petrolio. Sono incom- patibili». Lungo la via Auca Le parole non bastano. Diocles ci offre un giro sui luoghi di estra- zione, lungo la via Auca, qualche chilometro fuori della città. Lui li chiama «toxitour», e presto capi- remo il perché. Il giorno seguente ci viene a prendere in hotel con perché erano popolazioni da sempre nomadi, vivendo di cac- cia, pesca, raccolta di prodotti della foresta e qualche piccola coltivazione nella chacra (piccolo terreno rurale, ndr ) per l’autoso- stentamento. Tutto in forma so- stenibile. A poco a poco, la situa- zione degli indigeni è cambiata. Una parte di loro è andata a lavo- rare per le imprese petrolifere, sempre in cerca di manodopera a basso costo. Nel frattempo, sono iniziate le morti per cancro o per malattie rare, nonostante le com- pagnie e lo stesso stato facessero pubblicità sull’assenza di rischio in quelle attività». Il gruppo di attivisti della Rete Án- gel Shingre cerca di informare la popolazione che il petrolio è una miscela impressionante di com- posti chimici e di metalli pesanti, molti dei quali soggetti a bioaccu- mulo 3 . E tuttavia l’arroganza delle compagnie arrivava a livelli inauditi. «Veniva detto - racconta Diocles - che il petrolio era medi- cina, che era concime, che conte- neva vitamine, proteine, finanche latte. E c’erano molti che ci casca- vano tanto da seminare yucca, platanos, frijoles dove c’erano stati sversamenti di petrolio». Poi
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