Missioni Consolata - Luglio 2016
DAI LETTORI Cari mission@ri Risponde il Direttore LUGLIO 2016 MC 5 Tayyib, a papa Francesco il 23 maggio scorso. È sta- to un incontro positivo e incoraggiante in questi tempi difficili. Speriamo che una possibile visita del papa al Cairo possa consolidare il cammino i- niziato. Per quanto poi possa va- lere la mia esperienza personale, in Kenya posso dire di aver sperimentato le due facce opposte del- l’Islam: da una parte una radicalizzazione sempre più evidente, dall’altra u- na bellissima e duratura amicizia con alcune fami- glie musulmane con cui conservo ancora legami profondi. Quando le per- sone riescono a incon- trarsi cuore a cuore, con semplicità e umanità, al- lora non conta religione, i- deologia, casta o razza. La tragedia scoppia quando sulle persone prevale lo stereotipo, il pregiudizio o l’ideologia, sia essa politi- ca che religiosa. E a questo proposito mi viene da pensare che gran parte dei guai nostri con l’islamismo più radicale - diventato una minaccia mondiale - sono frutto di una politica dissennata che ha visto alleati i fon- damentalisti cristiani d’A- merica con i fondamenta- listi wahabiti dell’Arabia Saudita per far crollare le «dittature» - religiosa- mente tolleranti - di Sad- damHussein (Iraq), Muhammar Gheddafi (Li- bia) e Assad (Siria). Quegli stessi fondamentalisti che sostengono ora Trump e la sua agenda piena d’in- tolleranza, gli stessi che continuano a finanziare in tutto il mondo le sette cri- stiane più integraliste che dividono le comunità in A- frica e in America latina per lasciar spazio, nella divisione, agli interessi delle multinazionali che INFORMAZIONI SBAGLIATE? Spettabile Redazione, ho letto il fuorviante arti- colo del mese di maggio 2016 di Sabina Siniscal- chi sulle disuguaglianze. Non voglio commentare quanto scritto ma riten- go che almeno i riferi- menti a documenti citati debbano essere corretti. Non sono andato a cer- care «Finanza-Capitali- smo» di Luciano Gallino ma ritengo impossibile che affermasse che «chi ha un capitale depositato di 28000 euro paghi 5600 euro senza muovere un dito!». Per fortuna un de- posito in banca non costa niente anzi forse può rendere qualcosa e in o- gni caso non è segno di grande ricchezza. Se si parlasse di utile da capi- tale e non di deposito sa- rebbe diverso. Il rapporto finanziario Fisac Cgil del 2015 non dice «che un dirigente percepisce un compenso medio pari a 4 milioni 326 mila euro all’anno», ma parla di top manager! Un dirigente medio è e- stremamente lontano da tale importo. Sarebbe opportuno che gli articoli venissero con- trollati da esperti per non dare informazioni sbagliate e devianti alla massa dei lettori. Cordiali saluti. Vittorio Bosco 17/05/2016 Egregio sig. Bosco, lei definisce il mio articolo fuorviante e le informazio- ni che fornisco sbagliate e devianti, questo mi stupi- sce molto perché il grave fenomeno della crescita delle disuguaglianze, di cui il pezzo parla, è ormai riconosciuto e suscita la preoccupazione di tutte le istituzioni pubbliche e pri- vate, non solo per i costi u- mani e sociali che com- porta, ma perché rappre- senta un freno alla crescita economica. L’Ocse nei suoi tanti rap- porti sulle crescenti disu- guaglianze ( growing ine- qualities ) afferma che una delle cause del fenomeno è da ricercarsi nell’inde- bolimento dei sindacati e dei corpi sociali interme- di. La invito a riflettere sul fatto che una debolezza di pensiero si traduce in una debolezza di azione. Quanto alle citazioni, le confermo che quella attri- buita a Gallino è piena- mente corretta (v. anche pag. 24 di «La lotta di classe dopo la lotta di classe»), mentre mi scu- so per l’errore di tradu- zione del termine top ma- nager, laddove cito non virgolettato il rapporto Fi- sac Cgil. Cordiali saluti, Sabina Siniscalchi Mi permetto di aggiungere che un commento al testo di Gallino riporta «[...] mentre un redditiere con un capitale dello stesso importo [...]», avallando così quello che giusta- mente lei interpreta come l’utile da capitale deposi- tato. Non serve comunque fare una battaglia di cifre. Si trattasse anche solo di top manager iperpagati, questo non diminuisce il problema delle disegua- glianze crescenti (e della «scomparsa» della classe media). Ho qui davanti a me il numero 112, giugno 2016, della rivista «In dia- logo», notiziario della Re- te Radié Resch. Titola: «Sergio Marchionne | Nel 2015 ha guadagnato: 54 milioni e 543 mila euro. 150 mila al giorno. | Che senso ha?». In quest’ultima domanda è sintetizzato tutto il pro- blema: «Che senso ha?». ISLAM, DIALOGO E PACE Buongiorno, da qualche tempo ho in corso con un amico di in- fanzia recentemente ri- trovato una discussione a distanza sul tema in og- getto rispetto al quale siamo su posizioni diver- genti. Il sottoscritto par- rebbe un «utile idiota» rispetto alle tesi dell’al- tro. Vista l’importanza del tema e la mia impre- parazione, che ho del re- sto confessato all’amico, vi chiedo come vecchio lettore della vostra otti- ma rivista se vorrete da- re adeguato spazio anco- ra alla questione: il Co- rano è inconciliabile con l’idea della convivenza pacifica con popoli di al- tre religioni? Il musul- mano moderato è fuori dall’Islam in quanto tale? Questa e altre domande fanno parte dello scam- bio di opinioni con il mio amico che è partito i- dealmente dalla lettura del vostro editoriale di maggio. Grazie dell’at- tenzione che darete alla presente. Cordiali saluti Claudio Solavagione 14/05/2016 Caro sig. Claudio, raccogliamo il suo invito, anche se non sarà un la- voro facile. Stiamo stu- diando seriamente un dossier o una serie di arti- coli sull’argomento, ma deve avere un po’ di pa- zienza. Indipendentemen- te da questo lavoro, c’è stato un avvenimento im- portante che fa ben spe- rare: la visita del grande imam sunnita di Al Azhar, Ahamad Muhammad Al-
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