Missioni Consolata - Luglio 2016

pendio più alto della media locale una volta tornati nel luogo d’origine. Questo proprio perché tornano temprati dalle megalopoli, con più esperienza e skills da mettere al servizio della comunità di na- scita. «Le grandi città sono come delle pompe per l’ac- qua: “risucchiano” la manovalanza in arrivo da vil- laggi e nuclei urbani di piccole dimensioni, per poi “sputare fuori” le giovani élite delle zone rurali. Grazie al flusso di ritorno di questi ragazzi istruiti, le città di seconda e terza fascia avranno maggiori opportunità di sviluppo», conclude l’inchiesta. Storia di Tian Tian Wangfu è originario di Huaihua, città-prefet- tura dello Hunan, di 340mila anime. Nel 2010 si è laureato in Arte e Design ambientale alla Beijing Forestry University , dopodiché ha trovato lavoro in una società di progettazione vicino a Guomao, il quartiere del business di Pechino. Aveva soltanto un giorno di riposo alla settimana: la domenica. Per comodità aveva affittato un appartamento vi- cino a Dawang Lu. Ogni giorno impiegava mezz’ora di bici per andare e per tornare. Spartiva con sette persone un appartamento formato da tre camere da letto, un salone, una cucina e un bagno. Tian si era aggiudicato la cucina per 950 yuan al mese; ma la cucina non si poteva chiudere a chiave ed era im- possibile trovare un po’ di privacy. Soltanto il pen- siero del suo lauto stipendio lo aiutava a stringere i denti. Aveva anche cominciato a valutare l’idea di mettere su famiglia con la sua ragazza, ma il costo delle case lo terrorizzava: «I prezzi di Pechino erano talmente alti che non potevamo nemmeno permetterci di prenderli in considerazione. A Pe- chino non si può più stare», ha raccontato al Nan- feng Chuang . Nel luglio 2013, Tian ha deciso di ritornare a Huai- hua, dove ha lavorato per sei mesi in una società di progettazione. Questo gli ha permesso di compren- dere a fondo le esigenze del mercato locale. Poi lo scorso giugno ha inaugurato ufficialmente uno stu- dio di design tutto suo. Al momento fattura 500mila yuan all’anno. Il suo obiettivo è quello di ampliare la propria attività per poter assumere quegli amici ancora sparsi per la Cina. Alessandra Colarizi qualità della vita a livello locale. Fatto sta che, stando alle previsioni ufficiali, quest’anno il red- dito rurale pro capite dovrebbe scavalcare per la prima volta i 10mila yuan, confermando per il quinto anno di seguito un tasso di crescita supe- riore a quello delle aree cittadine. Tutti fattori che concorrono a polverizzare il vecchio stereotipo delle megalopoli come trampolino per fare car- riera. Stando a quanto evidenzia un’inchiesta della rivi- sta Nanfeng Chuang (bisettimanale di ispirazione riformista e liberale, che si distingue per i suoi re- portage, ndr ) , i giovani sono sempre più disillusi verso la possibilità di rimanere in pianta stabile nei grandi centri. Un maturato pragmatismo li di- stingue dalla vecchia «tribù delle formiche» che fino a qualche tempo fa ambiva ad amalgamarsi alla popolazione di Pechino, Shanghai o Guangz- hou. Per «formiche» intendiamo i laureati fra i 22 ed i 30 anni, dotati di un alto grado di istruzione e di un reddito mediocre, che risiedono in comunità nelle periferie delle grandi metropoli cinesi. Un fe- nomeno balzato agli onori della cronaca intorno al 2009, quando il gigante asiatico era ancora nel pieno della sua espansione edilizia sulla scia dei Giochi Olimpici ospitati dalla capitale cinese l’anno precedente. A distanza di oltre un lustro, i giovani cominciano a preferire l’ipotesi di un rien- tro a casa. Un fenomeno che in cinese prende il nome di huixiangchao («corrente di ritorno al vil- laggio») e che ha motivazioni di ordine economico più che affettivo. Come evidenzia l’indagine del Nanfeng Chuang - che copre 22 contee lungo la linea Aihui - Teng- chong tra la regione dello Heilojiang, nel Nord Est della Cina, e quella dello Yunnan, nel Sud Ovest del paese - nonostante il livello economico e il sala- rio medio nelle varie contee sia molto differente, ovunque i giovani migranti percepiscono uno sti- © Paolo Moiola DOSSIER MC CAMPAGNE E CITTÀ

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