Missioni Consolata - Luglio 2016

CINA / 2 URBANIZZAZIONE, AVANTI (MAPIANO) DI A LESSANDRA C OLARIZI Un tempo paese prevalentemente rurale, oggi la Cina vede oltre la metà della sua popolazione urbanizzata. Tanto che il sovraffollamento delle megalopoli è diventato un problema priorita- rio. Complice anche la contrazione delle attività economiche, ora il governo vuole reindirizzare i flussi dei migranti ( mingong ) verso le province della Cina centrale e occidentale. E pensa di fa- vorire la crescita di città di medie dimensioni, a misura d’uomo, sostenibili e tecnologiche. Q uest’anno per qualcuno le vacanze del Ca- podanno lunare sono cominciate prima del solito. Il crollo degli ordini e il rallenta- mento della produzione ha spinto molte fabbriche ad anticipare la chiusura, rispedendo a casa milioni di lavoratori migranti ( mingong ). Qual- cosa di simile era già successo nel 2009, quando il colpo di coda della crisi globale sferzò anche la Cina. Poi era arrivato il salvifico pacchetto di sti- moli da 4 trilioni di yuan (circa 400 miliardi di euro di allora), l’economia era ripartita e gli operai erano tornati alle loro linee di produzione concen- trate lungo le coste urbanizzate. Uno scenario che difficilmente si ripeterà anche stavolta. Megalopoli, migranti e «hukou» Il governo non ha alcuna intenzione di continuare ad alimentare le varie bolle (prima tra tutte quella immobiliare) legate alle politiche monetarie espan- sive degli scorsi anni. Né, d’altronde, disprezza l’i- dea di un’inversione del flusso migratorio orientan- dolo dalle province urbane della Cina orientale verso quelle centrali e occidentali, ancora larga- mente rurali. Il che permetterebbe di alleviare il sovraffollamento delle megalopoli e colmare gra- dualmente il divario tra zone ad alto e a basso red- dito. È un restyling a cui la dirigenza cinese lavora da un paio d’anni. Ovvero da quando nel 2013 Pechino ha dichiarato di voler arrivare al 60 per cento di popo- lazione urbanizzata entro il 2020 rispetto al 52,6 per cento del 2012, quando è avvenuto il primo sor- passo numerico dei «cittadini» in senso proprio: una svolta epocale per un paese tradizionalmente agricolo. Entro il 2011, le «cittadone» e i piccoli cen- tri avevano attratto 690,7 milioni di persone, ov- vero più del doppio della popolazione complessiva degli Stati Uniti. L’operazione che si vuol mettere in atto ora segue criteri più selettivi e consiste nel direzionare i mi- © Wang gang / maginechina / AFP DOSSIER MC CAMPAGNE E CITTÀ

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