Missioni Consolata - Luglio 2016
SINGAPORE La situazione religiosa Un microcosmo di religioni A Singapore la popolazione si divide tra buddisti, cristiani, musulmani e indù. # Qui sopra : la cattedrale cattolica dedicata al Buon Pastore. Qui sotto: mons. William Goh Seng Chye, arcivescovo di Singapore. In basso, a sinistra: tempio indù nel quartiere di Little India. Pagina seguente: altre due immagini di Little India. C on una società nettamente suddivisa tra le va- rie comunità, anche la religione rispecchia for- temente le divisioni etniche. Il 33,1% della po- polazione è di fede buddista e appartiene alla comunità cinese, mentre i cristiani sono il 18,8% (6,7% cattolici), suddivisi tra cinesi, indiani e europei. Il cattolicesimo venne introdotto nella regione dai por- toghesi che nel 1511 occuparono Malacca, ma le prime evidenze di presenze di missionari cattolici a Singapore sono tardive, risalendo solo al 1821. Naturalmente, es- sendo Singapore colonia olandese, furono i riformati a predicare il Vangelo. Gli anglicani britannici si sostitui- rono agli olandesi nel XIX secolo e ancora oggi i prote- stanti rappresentano la maggioranza dei cristiani della nazione. I musulmani (14% della popolazione) sono di etnia ma- lay (il 98,7% dei malesi di Singapore si dichiara isla- mica), con piccole minoranze di indiani. Sebbene la cor- rente religiosa tradizionale si rifaccia alla scuola Shafi’i, che cerca di interpretare il Corano in modo univoco grazie alla formazione di una Sahabah (i compagni di Muhammad), ultimamente si sta diffondendo sempre più la scuola hanafita grazie alla crescente presenza di immigrati pakistani. La quarta religione più seguita è quella induista (5% della popolazione), professata dagli indiani. E proprio la comunità indiana, che rappresenta il 9,2% della popolazione di Singapore, è quella religiosamente più sparpagliata, con significative percentuali di fedeli islamici e cristiani. Pi. Pes.
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