Missioni Consolata - Giugno 2016

Sud, anche se la cosa non è facile per i pregiudizi e la realtà di un certo razzismo», rimarcano i Ve- scovi, che però notano come alcu- ne delle rappresentazioni della Vergine di Vladimir, in diversi ora- tori della regione, raffigurino Ma- ria che abbraccia il Bambino Gesù con una mano bianca e l’altra ne- ra. Un’immagine che sta a simbo- leggiare il futuro della Chiesa Nord Africana. (Fides) VIETNAM OASI DI SPERANZA U na vera e propria oasi di spe- ranza nella metropoli di Ho Chi Minh City, dove persone pove- re e bisognose, studenti e orfani possono trovare solidarietà grazie a un pasto gratis a base di riso. È questo il Rice Free Shop , centro fondato nel 2012 da padre Joseph Nguyên Van Huong e gestito dai volontari della parrocchia di Cho Dui. Il sacerdote e i fedeli hanno rinnovato il loro impegno nelle o- pere di misericordia durante una grande celebrazione eucaristica al centro pastorale della città lo scorso 4 aprile. Ben settemila fe- deli sono giunti da molte diocesi limitrofe per partecipare alla messa e rispondere all’appello di papa Francesco, che ha chiesto di compiere azioni caritative a favore degli ultimi. Il centro non è stato fondato solo per dare del cibo ma soprattutto per comunicare ai di- menticati dalla società la miseri- cordia di Dio. Così, racconta Pham Thi, 72 anni: «Mentre siamo lì e mangiamo i volontari della par- rocchia stanno con noi, si interes- sano dei nostri problemi e ci chie- dono di noi». (AsiaNews) negli anni. Ora altri otto beneficia- ri di borse di studio stanno com- pletando i propri studi di scienze dell’educazione. (AsiaNews) MAROCCO LA CHIESA IN NORD AFRICA L a Chiesa in Nord Africa si in- terroga sempre di più sulla di- mensione africana dei suoi paesi e delle sue comunità. Lo afferma il comunicato finale dell’Assem- blea della Cerna (Conférence des évêques de la Région Nord de l’A- frique) che si è tenuta a Tangeri (Marocco) dal 3 al 6 aprile. «I fe- deli dell’Africa subsahariana sono sempre più numerosi: rappresen- tano dal 50 al 90% delle nostre comunità», si legge nel documen- to. Gli stati del Nord Africa, «tra- dizionalmente paesi d’emigrazio- ne, sono diventati anche paesi di transito, ma stanno diventando u- gualmente, poco a poco, paesi d’accoglienza». Tra questi il Ma- rocco ha scelto di volgersi verso l’Africa nera e di integrare gli afri- cani subsahariani che vivono sul suo suolo. Tutto questo rappre- senta una sfida e un’opportunità per la Chiesa in Nord Africa. «È per noi una gioia che la Chiesa di- venti più universale, meno euro- pea, ringiovanita, e che vi sia que- sta assistenza ecclesiale Sud- INDONESIA MESPIN E MERPIN M espin e Merpin, sono due gio- vani provenienti dalle isole Mentawai, a ovest di Sumatra, una delle zone più isolate e arretrate dell’Indonesia, i primi a diventare maestri elementari grazie al pro- gramma del Kelompok Bakti Ka- sih Kemanusiaan (Kbkk), gruppo umanitario cattolico che ha finan- ziato i loro studi per più di tre anni all’università gesuita di Sanata Dharma di Yogyakarta (dove gli studenti hanno seguito le lezioni). Ora sono pronti a tornare a casa per insegnare nell’arcipelago Mentawai. Le isole si trovano a 62 miglia nautiche da Padang, il più vicino centro abitato di un certo ri- lievo. Per arrivarvi occorrono 10 o- re di traghetto. L’arcipelago è sta- to colpito nel 2010 da un terremo- to seguito da uno tsunami e molte persone hanno perso la propria casa. Essendo così isolato, il terri- torio ha un livello di istruzione bassissimo, in quanto gli inse- gnanti non sono qualificati e quelli migliori si trasferiscono in altre parti dell’Indonesia dove le strut- ture sono migliori. Quello di cui Mespin e Merpin sono parte è solo il primo gruppo di un programma, supportato dalla diocesi di Padang e da alcuni sacerdoti delle isole Mentawai, che intende continuare La Chiesa nel mondo a cura di Sergio Frassetto # Indonesia - Mespin e Merpin con i loro familiari il giorno della promozione. 8 MC GIUGNO 2016

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