Missioni Consolata - Giugno 2016

BRASILE 58 MC GIUGNO 2016 fosse un ostacolo alla resa nel- l’aula scolastica, abbiamo comin- ciato a offrire una merenda ab- bondante. Il Kilombo segue direttamente 66 bambini divisi in cinque classi. Al mattino sono 32 ragazzi dagli otto ai tredici anni, divisi in due classi. Al pomeriggio sono 34 dai sette ai quattordici anni, distribuiti in tre classi. Ogni classe è accompa- gnata da un’insegnante e una vice. Le attività sono molto diver- sificate: mensilmente i bambini hanno lezioni di salute dentaria; sono visitati regolarmente da nar- ratori di fiabe e storielle, impor- tanti per i bambini; ricevono for- mazione su alimentazione, igiene e salute; sono addestrati al primo soccorso da volontari dell’Univer- sità Federale della Bahia; mentre gli insegnanti partecipano a corsi di aggiornamento finanziati dalla Fondazione Roberto Marinho, so- stenuta della Rede Globo, il più grande gruppo di radio e televi- sione del Brasile. La capoeira La capoeira è praticata con entu- siasmo nel Kilombo. È un’arte marziale con un sistema di at- tacco e difesa di carattere indivi- duale, molto simile a una danza. Bambini, adolescenti e giovani sono aiutati dalla pratica di que- sto sport a sfuggire alla droga e alla criminalità. Durante la mia visita dello scorso agosto, gui- dato dal suono del be- rimbau , strumento a corda che è utilizzato per segnare il ritmo della danza, ho cam- minato con i ragazzi fino al parco S. Barto- lomeo, un’area ricca di ricordi della cultura afrobrasiliana, localizzata a 500 metri dal Kilombo. Siamo arrivati alla cascata di Oxum (Oxum è un orixa , cioè una delle divinità del Candomblé, reli- gione afro brasiliana), e là è ini- ziata la ruota della capoeira. Il canto degli uccelli si è sintoniz- zato con le battute dei tamburi, mentre i movimenti acceleravano in una sincronia perfetta. Per loro il cielo non sembra avere limiti. more vince ogni barriera. Val pre- para la merenda per i bambini del Kilombo. A volte arriva un po’ in ritardo, ma nulla le toglie il sor- riso e la sua volontà di vincere. In un’altra visita sono andato a casa di Marta, una delle mamme del Kilombo. Il figlio Jomarley di dieci anni, con paralisi celebrale, è stato abbandonato dal padre. Marta si fa in quattro per dar da mangiare a Jomarley e Taiana di dodici anni. I rapaci Tutte queste attività, prima di realizzarle, sembravano un sogno davanti alla realtà in cui si trovava il Kilombo. E ancora di più oggi, davanti alla crisi del Brasile di questi ultimi mesi. Una nonna del progetto mi ha detto: «Prima con un real ( moneta brasiliana ) com- pravi sei panini, ora due». Ma no- nostante i rapaci della crisi e del- l’inflazione, vogliamo continuare a sognare nuovi voli. Padre Pietro Parcelli, missionario della Consolata, in collaborazione con Diniz Vieira, giornalista, e Adenilza Cruz, direttrice e confondatrice del Kilombo do kioiô. Anche le nonne volano Nel 2014 è arrivata una nuova ispirazione: coinvolgere nelle atti- vità del Kilombo anche le nonne della comunità. Si è cominciato con una settimana di attività nel mese di luglio, mese dedicato alle nonne qui in Brasile. Il risultato è stato così entusiasmante che, no- nostante la difficile situazione economica, abbiamo deciso di aprire le porte alle donne an- ziane. Sono quindici signore con più di 50 anni di età, che sono in- vitate a partecipare al progetto di alimentazione del Kilombo. È un tempo di terapia e socializza- zione, attività molto importanti nella situazione di abbandono in cui vivono. Così abbiamo spiccato un altro volo. Durante la mia visita della scorsa estate, in una casetta vicino al Ki- lombo, ho conosciuto Luzia, una giovane di 22 anni, cieca, con de- ficienza mentale e un solo pol- mone. Sua madre, donna Val, aveva preso la varicella quando era incinta della bambina. Nono- stante il consiglio medico di abor- tire, ella aveva voluto aprire le ali e accogliere Luzia. Lo sforzo di ac- cudire la figlia è immenso, ma l’a-

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