Missioni Consolata - Giugno 2016
GIUGNO 2016 MC 57 ma quel poco doveva essere im- mediato e concreto: consegna- vamo mensilmente una consi- stente cesta di alimenti e, allo stesso tempo, alimentavamo la fede delle famiglie invitandole alla celebrazione domenicale e a una riunione settimanale. È stato così che la Consolata ci ha mo- strato che potevamo fare la diffe- renza nella vita di quelle persone, con l’aiuto di amici e benefattori. Col sostegno a distanza di molte generose famiglie italiane ab- biamo cominciato ad aiutare uno, due, anche fino a cinque dei figli di quelle mamme che non ave- vano mezzi per saziare le loro creature. Siamo andati avanti così con en- tusiasmo. Ma il problema era enorme e il 2000 fu particolar- mente duro. C’era il dubbio di non avere le ali adatte per un volo così alto. Spiccare il volo Il 2001 ha invece portato nuova energia. Il progetto cominciava a spiccare il volo: nasceva in un pic- colo spazio il «Kilombo do kioiô». I kilombos erano le comunità in cui si rifugiavano gli schiavi africani che fuggivano dai loro padroni quando il Brasile era dominio por- toghese. Il kioiô è una pianta tipica della regione, usata nella medicina e nella cucina locale. In fondo al giardino della casa che avevano comprato per il progetto, c’era proprio una pianta di kioiô. Ecco battezzato il rifugio dove realiz- zare la nostra missione: offrire un destino differente a chi vive schiavo della fame, dell’abban- dono, dell’ignoranza e della man- canza di prospettive. La cesta di alimenti che offrivamo a molte famiglie era per loro una consolazione, e questo l’abbiamo potuto constatare in diversi mo- menti. Una mattina ero in mac- china con due giovani, dopo aver consegnato la cesta a una mamma ammalata. A un certo punto, quattro giovani armati di pistola ci hanno fermati gridando di scendere dalla macchina. Sen- tivo le urla delle persone: «È il pa- dre missionario, lasciatelo stare, è il missionario». I giovani che erano con me, pieni di spavento, mi hanno detto di uscire dall’auto e di buttare la borsa a terra. «Che c’è là dentro?», mi ha urlato uno degli assalitori. «Ci sono le cose per la Messa», ho risposto. Dopo aver dato un calcio alla borsa si sono dileguati. Insegnare a volare Quando il governo brasiliano ha iniziato il progetto «Fame zero», abbiamo capito che era arrivato il tempo di cambiare: non più di- stribuire cibo, ma insegnare a procurarsene. È nato così il gruppo di alimentazione che oggi conta quarantacinque mamme. Esse vengono nel Kilombo per im- parare a cucinare e a fare pane, a confezionare torte dolci e salate. Il ricavato della vendita dei pro- dotti aiuta a mantenere le attività del Kilombo. È un’iniziativa che insegna un mestiere queste donne che guadagnano anche un po’ di soldini per mantenere la fa- miglia. Le spese delle materie prime e del centro sono in parte coperte da un contributo delle mamme, che ogni mese versano parte dei loro guadagni, e dalla generosità di benefattori e istitu- zioni che ci aiutano a portare avanti il lento cammino di forma- zione umana e professionale che coniuga rendimento e dignità. Sotto le ali Quasi tutte le donne con cui lavo- riamo abitano in zone dominate dal traffico della droga. Da loro è venuta la richiesta di fare qual- cosa per togliere i figli dalla strada. È così che nel 2011 ab- biamo spiccato un altro volo, senza poter prevedere dove sa- remmo arrivati. È nato il dopo- scuola del Kilombo. Rispetto alla scuola statale, qui ogni attività è preceduta dalla preghiera e si svolge in un clima più dinamico e alternativo, stimolando la creati- vità. La preghiera è sempre ri- volta alla patrona del Kilombo: Nossa Senhora Consolata. La missione del doposcuola è di migliorare le conoscenze acqui- site dai ragazzi nella scuola sta- tale, perché il livello educativo nella zona è molto basso. È facile incontrare bambini che a dieci anni non sanno leggere né scri- vere. E per evitare che la fame • Gioventù | Educazione | Periferie | Recupero • MC ARTICOLI # Da sinistra : il Kilombo do kioiô. | L’area de- gli Alagados. | Giovani mamme che parteci- pano a incontri di formazione al Kilombo. # Pagina seguente : ragazzi che praticano la capoeira per le strade di Salvador de Bahia.
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