Missioni Consolata - Giugno 2016
51 «A doro cucinare al- l’aria aperta. Mi piace che le per- sone possano ve- dermi mentre preparo i miei piatti. Questo crea un rapporto più diretto tra me e loro». A bordo di un pick up di seconda mano Cesar Gaio passa le sue giornate lungo le ventose strade che costeggiano il mare di Dili, fermandosi nelle zone più affol- late per vendere deliziosi wrap . Una piccola cucina a gas montata sul retro del furgone gli basta per preparare questi sandwich fatti con morbido pane basso arroto- lato intorno a un ripieno di patate dolci viola e pesce fresco. La scritta «Dilicious Timor» che si legge sulla fiancata del camion- cino è la stessa che si trova sul- l’insegna del piccolo ristorante che ha aperto alcuni mesi fa, sempre vicino alla costa, nella ca- pitale di Timor Est. E anche nel suo locale vengono serviti esclusi- vamente piatti preparati con pro- dotti freschi del luogo. Cesar Gaio ha 32 anni, le idee chiare e la voglia di costruire qual- cosa di stabile per sé e per il suo paese. È uno dei sempre più nu- merosi giovani imprenditori che, tra mille difficoltà, hanno deciso di scommettere sulle risorse e la po- polazione locale per avviare atti- vità che possano trascinare l’isola in cui è nato e cresciuto fuori dal baratro del sottosviluppo e della povertà in cui secoli di domina- n- Un paESE In cERca dI fUTURO PICCOLI IMPRENDITORI CRESCONO TIMOR EST di PAOLO TOSATTI (China Files) Un piccolo paese, indipendente dal 2002, con appena 1,2 milioni di abitanti, in maggio- ranza cattolici, cerca di uscire dalla povertà e dall’isolamento. Vi raccontiamo le storie di alcuni giovani imprenditori locali. © Valentino De Sousa / AFP
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