Missioni Consolata - Giugno 2016
I Warao L’ etnia Warao è molto probabilmente di origine asiatica, come testimoniano i più recenti studi antropologici. Nel periodo precolombiano abi- tavano le più fertili terre dell’Ovest. Cacciati da una tribù di guerrieri si rifugiarono nella zona orientale del delta, in quello che oggi è parte dello stato del Delta Amacuro. Durante la fase coloniale riuscirono a mantenere una certa indipendenza dagli spagnoli grazie all’ambiente inospitale della regione. La vita scorre con le stagioni del fiume: Rio Negro, quando il livello del fiume si alza e allaga tutte le terre emerse; Rio Amarillio, quando nel Nord la terra gialla viene trascinata al fiume dai temporali impetuosi; Rio Blanco, nella stagione di secca, in cui piove poco e la terra sedimenta lungo il corso dell’Orinoco, lasciando il fiume limpido alla fine del suo viaggio. Per ogni stagione il Warao sa cosa, come e quando si deve cacciare e pescare. Le altri fonti di sostentamento sono il platano, l’ocumo, una radice tozza di gusto simile alla manioca, e la palma di Morice, che fornisce oltre ai frutti anche una farina ( yukuma ) molto apprezzata. La palma di Morice è la pianta più importante per i Warao: le foglie sono usate per il tetto delle abitazioni, da queste si ricavano anche le fibre che intrecciate preparano il chinchorro (l’amaca) e tutti gli oggetti che vengono venduti in città. Dal tronco, oltre alla farina, si ottengono medicamenti contro la febbre DOSSIER MC CON• SOL• AZIONE GIUGNO 2016 MC 49 In basso a sinistra : una veduta di Carapita, sulle colline di Caracas. | In questa pagina : le tipiche palafitte lungo il fiume Orinoco; la canoa - curiara -; i ragazzi di Tucupita con il padre generale e ve- duta del fiume verso Tucupita. Foto Venezuela © AfMC / Stefano Camerlengo e la dissenteria, mentre i frutti racchiudono una polpa sottilissima, schiacciata tra la buccia a dure scaglie rossastre ed il nocciolo legnoso». Mediamente i genitori Warao hanno dagli 8 ai 10 figli. La mortalità infantile, anche a causa dell’ali- mentazione scarsa e poco varia, è molto elevata. Le cifre ufficiali parlano di statistiche pienamente nella media venezuelana, ma sono falsate poiché i bambini non sono registrati all’anagrafe fintanto che non raggiungono i 4 anni, quando ormai è stata superata la fase a rischio. Le coppie nella cultura tradizionale si sposano molto presto e molto sem- plicemente. Quando la ragazza raggiunge la pu- bertà, il giovane si reca dalla suocera per chiedere la mano della figlia e, ottenuto l’assenso, si stabili- scono nella casa dei genitori della sposa. Il capo clan è il padre della sposa, che tramite le figlie co- munica ai generi i compiti, dal preparare il campo per la semina dell’ ocumo , all’andare al monte e cercare un albero per costruire una nuova curiara (barca). Le abitazioni sono palafitte, chiuse su due o tre lati quelle moderne, aperte su tutti i lati quelle tradizionali per permettere all’aria di miti- gare il caldo umido del fiume. Al tetto vengono fis- sate delle ceste con i vestiti e le amache, e a terra, sopra delle pietre, viene acceso il fuoco per cuci- nare. Gli spostamenti possono essere unicamente in curiara , una canoa molto nervosa e instabile, ma che nelle mani dei Warao diventa estremamente docile. Federico Franzoso , di Impegnarsi Serve
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