Missioni Consolata - Giugno 2016
minile, in Sicilia. È un progetto che mira, più che ad aprire un centro di prima accoglienza, a offrire percorsi di formazione e sostegno, mettendo as- sieme, ciascun Istituto, la propria ricchezza ed esperienza nel campo della mondialità e della in- tercultura. È così che a novembre 2015, suor Giovanna Minardi, missionaria dell’Immacolata, e io, mis- sionario della Consolata, siamo partiti per la Sici- lia, inviati dalla Cimi, per conoscere quanto già si sta facendo a favore dei migranti, per pensare un progetto che possa inserirsi nel contesto e rispon- dere alle necessità e richieste del territorio, e per trovare una diocesi disponibile a ricevere la na- scente comunità. Il primo mese è stato quindi de- dicato soprattutto all’incontro e al dialogo con al- cune realtà della chiesa siciliana e con organismi preposti al servizio ai migranti, quali Caritas Mi- grantes e Centri diocesani missionari. Questo ci ha portati a visitare le diocesi di Palermo, Ragusa, Agrigento, Messina, Catania e Noto. La Sicilia non è solo terra di sbarchi, già di per sé un problema grande e causa di molte sofferenze, ma anche di tanti migranti che si fermano e in qualche modo cercano una sistemazione lavora- tiva. È il caso del ragusano, nella piana di Vittoria e Acate, dove, sotto un manto di serre che produ- cono la maggior parte degli ortaggi che troviamo sulle nostre tavole italiane, vive una popolazione di oltre 15.000 immigrati dedita al lavoro agricolo. Un lavoro stagionale per lo più sottopagato, che ha il sapore dello sfruttamento; immigrati che vi- DOSSIER MC CON• SOL• AZIONE I l nome Lampedusa evoca senza dubbio, oltre all’isola italiana più vicina all’Africa che all’I- talia stessa, drammi di cui ancora oggi pur- troppo siamo testimoni: genti in fuga dai pro- pri paesi in guerra oppure dall’estrema povertà che partono con la speranza di trovare serenità e vita migliore al di là del mare. Spesso questa spe- ranza muore con loro inghiottita dalle acque. Quando riesce invece a mettere un piede all’a- sciutto, è ancora segnata da un percorso difficile che incontra muri, diffidenze, paure, indifferenza, accoglienza negata. A partire da questa situazione è nato il «progetto Lampedusa»: la Conferenza degli Istituti missio- nari in Italia (Cimi), proprio per la fedeltà al cari- sma missionario ad gentes che la caratterizza, ha desiderato offrire alla Chiesa italiana il proprio contributo a servizio dei migranti costituendo una comunità intercongregazionale, maschile e fem- GIUGNO 2016 MC 45 ItalIa: GlI IStItUtI MISSIONaRI a FaVORE DEI MIGRaNtI PROGETTO LAMPEDUSA DI G IANNI T REGLIA la misericordia spinge i missionari a cercare nuove strade anche in Italia. accanto al ben noto padre alex Zanotelli, impegnato nei quartieri caldi di Napoli, ci sono tanti altri uomini e donne che stanno rispondendo all’invito di Cristo «vai e anche tu fatti prossimo». In Sicilia sta na- scendo un’iniziativa di servizio condiviso che vede coinvolti due missionari e due missionarie di quattro Istituti diversi. I «4 moschettieri» della Cimi per le strade di Noto (Siracusa). Da si- nistra : padre Gianni Treglia, suor Giovanna Minardi, padre Vittorio Bonfanti e suor Raquel Soria. © AfMC / Gianni Treglia
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=