Missioni Consolata - Giugno 2016

44 MC GIUGNO 2016 videre i loro beni. Per il prossimo anno i cristiani si mobiliteranno per raccogliere fondi per la co- struzione della casa parrocchiale e l’acquisto di un’auto a servizio dei missionari. Quanto alle preoccupazioni e sfide da affrontare, i tre confratelli hanno messo in risalto: migliorare la pastorale di insieme con un obiettivo chiaro; au- mentare comunione e corresponsabilità tra tutte le forse pastorali e i movimenti della parrocchia. Nuove aperture Nel dicembre 2015 con padre Marco Marini, ab- biamo fatto la prima visita ufficiale nel paese. Ol- tre al contatto con i missionari, alla presenza alle celebrazioni liturgiche dell’Avvento, della Novena e di Natale, sempre molto partecipate e animate dai fedeli, abbiamo avuto l’opportunità di visitare altre diocesi ed entrare in contatto con vescovi e missionari. L’obiettivo era quello di identificare i luoghi per iniziare due nuove presenze della Con- solata in Angola da aprirsi nel 2016. Si sono scelte due diocesi: quella di Caxito, non molto distante da Luanda, e la diocesi di Luena, nella provincia di Moxico, a più di 1.250 Km dalla capitale. Luena si trova nell’estremo Est dell’Angola, confina con il Congo e lo Zambia. Con una estensione di 223.023 chilometri quadrati, due volte e mezza il territorio del Portogallo, e appena 750.000 abitanti, è la dio- cesi più grande dell’Angola. Vi sono poco più di una ventina di sacerdoti. Sono stati giorni di intenso lavoro, tra ascolto, ri- flessione e condivisione; come frutto di questo la- voro sono state fatte delle scelte e dati orienta- menti che potranno illuminare la presenza missio- naria della Consolata in questo paese. La nostra breve presenza in Angola è una storia che potrà avere futuro. Stefano Camerlengo e Diamantino Guapo Antunes Adattato da «Da Casa Madre», 03 / Marzo 2016 della lunga guerra civile che ha lacerato il paese, si concentra a Luanda e nella sua immensa perife- ria, hanno portato alla scelta della diocesi di Viana, con l’apertura della missione il primo ago- sto 2014 nella zona in cui oggi c’è la parrocchia di sant’Agostino di Kapalanga. Il primo gruppo è formato da tre giovani missio- nari: i padri Silvestre Oluoch, keniano, Fredy Gò- mez Pèrez, colombiano e Dani Romero Gonzales, venezuelano. Un’accoglienza generosa I padri Fredy, Silvestre e Dani ci raccontano che fin dal loro arrivo, provenienti dal Mozambico, sono stati accolti molto bene. Vivono in una casa affittata come la maggior parte delle famiglie della zona. A piedi o con i mezzi pubblici, i tre mis- sionari percorrono ogni giorno l’immenso quar- tiere di Kapalanga per l’assistenza religiosa e per conoscere i loro fedeli. Qui accompagnano la co- munità cristiana nel cammino di fede e di spe- ranza, con una presenza di consolazione soprat- tutto tra i più poveri. Poco per volta si sono fatti conoscere dai cattolici del quartiere e prestano assistenza pastorale a sette cappelle sparse nel territorio. Dopo un anno di lavoro pastorale e, vedendo la maturità della comunità cristiana e il buon lavoro fatto dai nuovi missionari, il vescovo di Viana, ha deciso di creare la nuova parrocchia di sant’Ago- stino di Kapalanga. I missionari mettono in evidenza lo sforzo e la col- laborazione della comunità cristiana locale: il suo lavoro, la generosità e affetto che ha dimostrato con i missionari. Tutto ciò che si è realizzato, lo si è fatto con contributi locali: la sistemazione del terreno della parrocchia, la legalizzazione del ter- reno delle cappelle e persino la costruzione del sa- lone-chiesa che ora è terminato. La situazione della nuova parrocchia è buona. La sua maturità e crescita sono possibili perché i fedeli sanno condi-

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