Missioni Consolata - Giugno 2016
FranCia Testo e foto di CHIARA SELVATICI L’eSPerienza deLLa ComUnità de L’ ARCHE di Jean Vanier IL DIRITTO DI ESSERE DEBOLI Circa 150 comunità sparse nel mondo. Persone con e senza di- sabilità condividono la vita quotidiana. L’idea di fondo è l’accoglienza reciproca, la promo- zione dei singoli. Far fruttare la ricchezza della debolezza. Una realtà nata in Francia nel 1964 da un’aspirazione evange- lica del suo fondatore, cresce promuovendo anche il dialogo interre- ligioso e interculturale. N ella Comunità dell’Arca ( Arche in francese, ndr ) tutto è pensato a misura delle persone con handi- cap. Tutti sono uguali e hanno lo stesso spazio. Jean Vanier, il fondatore, insiste molto nelle sue conferenze e nei suoi scritti sulla ricchezza del «vi- vere con». Lui, che ha vissuto e lavorato per la maggior parte della sua vita con le persone con handicap, sostiene che una rela- zione fondata solo sull’assistenza non può portare a cambiamenti, né dal punto di vista sociale, né personale. Per favorire un cam- biamento occorre creare legami che escludano la dipendenza. L’a- more, la vulnerabilità, il perdono, dice, hanno infatti una capacità trasformante, sia nei confronti della persona accolta che in quelli dei volontari e degli operatori. L’ospite della Comunità dell’Arca non è una persona solo da assi- stere e curare, ma un mistero da scoprire. I disabili, spesso rifiutati e emarginati, desiderano vivere con degli amici, cioè con persone che li accolgano così come sono, non li giudichino, non li condan- nino quando vedono i loro limiti, la vulnerabilità, la fragilità. In un mondo ossessionato dalla perfezione, dal bisogno di affer- mazione, di successo, di produtti- vità, la debolezza spaventa. Pro- prio il contatto con persone disa- bili può aiutare a scoprire il diritto di essere deboli. Secondo Jean Vanier la debolezza è un dono e un’opportunità, una forza che porta le persone a dare il meglio di sé. Strutture semplici ma vitali Esistono in Italia molte realtà che si occupano di persone con han- dicap fisico e mentale. Tra di esse, le comunità Papa Giovanni XXIII, le Case della Carità, le co- munità di Sant’Egidio e numerose altre a carattere locale, sorte in tante città. Avendo l’occasione di fare del vo- lontariato in alcune di queste case, si conoscono strutture # Marc e Arthur, due ospiti della Comunità dell’Arca di Lione, riposano dopo il pranzo.
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