Missioni Consolata - Maggio 2016

AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT genere si va dai guaritori tradizionali, i «charla- tan», e si ascoltano i consigli e le opinioni (più o meno autorevoli e azzeccati...) di anziani o capi villaggio. Diffusissima è la convinzione che ci siano malattie che la «medicina dei bianchi» può curare, ed altre (mistiche...) che sono invece da trattare secondo i metodi tradizionali, normal- mente nel villaggio di origine. Tante persone si avvicinano alla Chiesa in cerca di guarigione da mali per i quali hanno già girato e cercato senza trovare soluzioni soddisfacenti. Molte persone pensano che noi sacerdoti siamo dotati di poteri superiori a quelli del personale sanitario. C’è un grande bisogno di formazione e informazione. La prevenzione si rivela quasi più importante e ur- gente della cura. Intorno alla salute, poi, si stabi- lisce un dialogo che coinvolge tanti aspetti e di- mensioni della vita: famiglia, lavoro, fecondità, rapporti di coppia, cura dei bambini, relazione con il mondo trascendente. PROGETTO PICCOLO, BISOGNO GRANDE Sembrano questioni troppo grandi e impegnative per giustificare la costruzione di modeste casette sanitarie per i nostri villaggi, ma la realtà in cui vi- viamo è questa. Sovente ci scoraggia e ci lascia spaesati vedere mamme che non si curano du- rante la gravidanza, che non si fanno visitare e I l progetto lanciato nell’ottobre scorso, dedicato alla creazione di spazi e strutture per i missionari e le attività pastorali, ha ancora bisogno delle vostre donazioni. Per eseguire il versamento, speci- ficate la seguente causale: «AMICO. Progetto Messico, un mattone per la mis- sione». Un mattone: 2 Euro Contributo richiesto: 10.000 Euro Responsabile: padre Alessandro Conti, gioele21@gmail.com Messico in progress che compiono pesanti lavori agricoli e domestici. I bambini malnutriti sono preda facile di malattie e infezioni che provocano una altissima mortalità infantile. Davanti a certe morti causate dalla mancanza di cure appropriate o di mezzi, dalla negligenza o dall’ignoranza nessuno sembra farsi delle domande, e tutti sono d’accordo nel dire: «È la volontà di Dio. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto...». Ma un Signore Dio che dispone così arbitrariamente della vita degli uomini non è cer- tamente il Dio di Gesù, il Dio della vita in pie- nezza, e sovente dobbiamo gridare queste cose durante i funerali. Come potete ben capire, la realtà è complessa e ci sfugge. Per questo sono importanti anche dei piccoli luoghi di riferimento come le Cases de santé. Tutto quanto favorisca la vicinanza, la prossimità alle persone e ai luoghi, rende possi- bile un approccio più integrale, rispettoso e dia- logante con tutte le questioni che toccano da vi- cino la salute fisica, mentale e spirituale delle persone. Avere nel villaggio persone corretta- mente formate come «agenti comunitari di sa- lute» è un bisogno e una sfida. Sono questi i pensieri e le riflessioni che, a partire dalle nostre visite ai villaggi e dagli incontri che le accompagnano, ci aiutano a meglio discernere la realtà che ci accoglie e che desideriamo ser- vire con passione ed umiltà. Manuel Grau © Af MC/Manolo Grau © Af.MC/Manolo Grau © Af.MC/Manolo Grau

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