Missioni Consolata - Maggio 2016

di Antonio Magnante scrive: «La misericordia… è la parola-chiave per indicare l’a- gire di Dio verso di noi. Egli non si limita ad affermare il suo amore, ma lo rende visibile e tangibile. L’amore, d’altronde, non potrebbe mai essere una parola astratta. Per sua stessa natura è vita concreta: inten- zioni, atteggiamenti, comporta- menti che si verificano nell’a- gire quotidiano». Nella Scrittura il gesto di Dio che si preoccupa della creatura offre l’immagine di un Dio che ama appassionatamente, di un Dio attento e pronto all’a- scolto. Quando il lamento di chi è oppresso e offeso si eleva verso il cielo egli se ne preoc- cupa. Nel tempo terribile della schiavitù egiziana, Israele è umiliato, offeso e vilipeso: «Gli Israeliti gemettero per la schia- vitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Allora Dio ascoltò il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e fedeltà, che conserva il suo fa- vore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgres- sione e il peccato». Stupenda questa concentrazione termino- logica che indica ben undici at- tributi di Dio: le sue qualità in- trinseche e la sua grande ma- gnanimità verso le creature. Questo è il nome che rivela la sua grandezza che si manifesta in concreto nel perdono esteso per mille generazioni, cioè senza limiti. L’immagine di Dio che scaturi- sce dalla Sacra Scrittura è quella di un Dio che non può stare senza chinarsi sull’esi- stenza dell’uomo per riammet- terlo nella sua amicizia riconci- liandolo con lui. AMORE TANGIBILE Nella Bolla di indizione del Giu- bileo, al n. 9, papa Francesco M osè, nell’Antico Testa- mento, è il grande me- diatore della misericor- dia di Dio. La sua figura ci parla di quanto sia necessario che, nel fluire della storia, ci siano altri sacramenti viventi capaci di manifestare quella misericor- dia, perché gli uomini ne pos- sano beneficiare. PER MILLE GENERAZIONI Il nostro tempo ha la fortuna di vedere un volto misericordioso in papa Francesco, in quel sa- cramento vivente che ha in- detto l’anno giubilare per aiu- tare l’umanità a riscoprire il vero volto del Padre. Il papa ci chiama a sperimentare il per- dono del Dio «misericordia», di quel padre che aspetta il figlio prodigo per riabbracciarlo, che si china su tutti coloro che sono caduti per rialzarli. Il suo nome è «Misericordia», come leg- giamo in Es 34,6-7: «Il Signore, 72 amico MAGGIO 2016 Bibbia on the road La misericordia è la forma visibile, tangi- bile, dell’amore di Dio. Già nel Vecchio Testamento il Signore si è fatto prossimo, vicino, sperimentabile. Dio ama appassionatamente il suo popolo, lo ascolta, si pro- tende verso di lui, scende ad abitarvi accanto, per cammi- nare insieme a lui nel de- serto, verso la terra promessa. Il mio nome è Misericordioso max almeida/Flickr.com

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