Missioni Consolata - Maggio 2016
IRAN offerto a persone più anziane. A me è successo molto raramente, ma ho notato che ciò accade più di frequente a signore in chador e più in carne di me. Chissà, forse è perché danno più nell’occhio. Ci sono volte, tuttavia, in cui la mancanza di attenzione verso le donne più anziane ha del sor- prendente. Un mezzogiorno nel nostro vagone è entrata una si- gnora ultrasessantenne. Persone di quest’età sono un’eccezione e si notano subito nella folla delle giovani. È rimasta parecchio tempo in piedi, visibilmente affa- ticata, prima che una madre qua- rantenne con la figlia adole- scente, sedute davanti a lei, scendessero e le liberassero un posto. Nel frattempo molte si- gnorine erano scese e altre ave- vano trovato posto lì intorno, ma nessuna si era offerta di far se- dere l’anziana signora. Quando vado al lavoro stare in piedi non mi pesa molto e quando torno, dato che salgo quasi al capolinea, ho maggiori probabilità di sedermi. Nelle sere in cui c’è più ressa, però, so in partenza come andrà a finire, perché a fine giornata la stan- chezza rende la competizione per quel bene così scarso ancora più agguerrita. Una sera che ero riuscita a sedermi, alla fermata successiva ho visto salire una ra- gazza con le stampelle accompa- gnata da un’amica. Ha percorso il corridoio tra le due file di posti, tutti occupati, ed è andata ad ap- poggiarsi nell’angolo tra i sedili e la porta. Mi sono guardata in- torno: da parte delle passeggere nessuna reazione, io avrei potuto essere la madre di tutte loro, ma era impossibile non cedere il mio posto alla ragazza con le stam- pelle. Non perché sia particolar- mente brava, ma perché non avrei potuto comportarmi in modo diverso. Se l’educazione, religiosa o meno, non si traduce in gesti elementari di attenzione verso gli altri, allora a che serve? La forma e la sostanza Come è noto, il rispetto per gli anziani, l’attenzione verso i de- boli, sono valori insegnati da tutte le grandi religioni, sono i pi- lastri delle società tradizionali, e l’Iran non fa eccezione, anzi. In città, come in campagna, qui è ancora normale dare del «voi» ai genitori. Questi valori sono an- che ufficialmente predicati. Quindi fa ancora più specie ve- dere con sempre maggior fre- quenza comportamenti che vanno esattamente in direzione opposta. Eppure, a pensarci, non è così strano. Il fatto che la reli- gione sia associata a tutto ciò che è pubblico, ufficiale, governativo, ha incoraggiato il formalismo: si mostra ciò che non si è, si appare in un certo modo perché con- viene, ripaga in termini di car- riera, reputazione, o perché non si può fare altrimenti. È chiaro che ciò porta a uno svuotamento di contenuti: i valori diventano dei gusci vuoti da esibire quando la circostanza lo richiede, ma quando si è in metropolitana, per la strada, in qualsiasi situazione 58 MC MAGGIO 2016 # Sotto: il presidente Hassan Rouhani (67 anni), uscito rafforzato dalle elezioni di febbraio, a Teheran durante una confe- renza stampa (6 marzo 2016). © Fatemeh Bahrami / Anadolu Agency - AFP
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