Missioni Consolata - Maggio 2016
MC ARTICOLI MAGGIO 2016 MC 21 I fondatori di Arising Africans si presentano Italia chiama Nigeria, Congo, Ghana A da Ugo Abara, 24 anni. Una laurea triennale a Padova, oggi è iscritta all’ultimo anno della laurea magistrale in Cooperazione, sviluppo e innovazione nell’economia globale, a Torino. Ada è nata a Benin City in Nigeria. In Italia è arrivata al- l’età di 11 anni: ad accoglierla c’era sua mamma, da diversi anni residente a San Biagio di Callalta, Tre- viso. «Non ricordo il trasferimento e i primi mesi in Italia come traumatici. San Biagio di Callalta è un paese piccolo e i suoi abitanti sono sempre stati acco- glienti con la mia famiglia: ho imparato in fretta l’ita- liano e sono cresciuta insieme ai miei compagni di scuola», racconta. «La voglia di riscoprire le mie ori- gini è nata all'università: i docenti elogiavano l’U- nione europea e sottovalutavano esperienze simili, come quella dell’Unione africana. Del continente africano, poi, parlavano solo del periodo del coloniali- smo, mai di quello che è avvenuto dopo. Un approc- cio intellettuale che ho sempre considerato scorretto e disonesto». E mmanuel M’bayo Mertens, 29 anni. Nasce in Germania da genitori congolesi e dopo qualche anno si trasferisce con il padre e alcuni fratelli in Repub- blica democratica del Congo. Frequenta le scuole tra la Na- mibia e il Congo, studiando la- tino e filosofia. Sceglie l’Italia come sede degli studi universi- tari: dopo la triennale a Pa- dova, si iscrive alla specialistica in Economia e Mangement a Torino. Da circa un anno lavora in uno studio legale e contabile. «Quando sono arri- vato in Italia le persone mi chiamavano Balotelli e ancora oggi nessuno si siede accanto a me sull’auto- bus. Finché la tv abbinerà l’immagine dell’Africa ai volti e alle storie di persone in povertà, di calciatori o di spacciatori, continueremo a essere visti e a sen- tirci come sbagliati. È arrivato il momento di sosti- tuire l'ignoranza e la paura del diverso con la cono- scenza e il dialogo». A nabell Boamah Owuso, 23 anni. Studentessa in Politiche internazionali e diplomazia a Padova. È nata in Ghana, ma risiede in Italia da quando aveva 9 anni. Arrivata con la mamma e la sorella gra- zie al ricongiungimento familiare, è stata accolta dalla città di Pordedone: «Anche io, come Ada, non mi sono mai sentita discriminata o emarginata da bambina. Più difficile è stato invece il trasferimento a Padova: qui mi hanno fatto ricordare di non essere italiana». Da grande Ana- bell vorrebbe fare l’ad- detta alle risorse umane, ma per il momento lavora come mediatrice cultu- rale-linguistica e come tra- duttrice in Prefettura e presso una cooperativa di Padova. «Dal punto di vi- sta delle migrazioni, stiamo vivendo un mo- mento delicato: l’Italia po- trebbe trarre molti bene- fici dall’arrivo degli stra- nieri, se solo si impe- gnasse a coinvolgere in maniera più strutturata chi, come noi afro italiani, gode di una doppia cul- tura. Siamo infatti le per- sone giuste per creare ponti e facilitare i processi di integrazione e intera- zione con i nuovi arrivati». Se.Car. Per contattare Arising Africans: info@arisingafricans.com www.arisingafricans.com © Arising Africans
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