Missioni Consolata - Maggio 2016

MAGGIO 2016 MC 19 • Stereotipi | Multicultura | Cittadinanza attiva • MC ARTICOLI miamo anche africanismo 2.0, che non significa limitarsi a mettere «mi piace» sui social network, ma fare concretamente qualcosa. La costituzione di Arising Africans è un primo passo in questa dire- zione: gli studenti di origine afri- cana che vivono in Italia saranno coloro che avranno la possibilità di influenzare le politiche di do- mani e noi sentiamo di avere la responsabilità di informarli corret- tamente su chi sono, da dove ven- gono e quali sono le loro risorse, spesso sottovalutate o persino ignorate». Per farlo, usano soprattutto il web: il sito internet www.arisin- gafricans.com è aggiornato perio- dicamente con articoli su eventi promossi dall'associazione stessa, interviste o con le storie di illustri personaggi storici africani. I con- tenuti vengono poi rilanciati sulla pagina Facebook, dove alla rasse- gna stampa quotidiana sui temi cari all'associazione si alternano due rubriche originali: «Notizie dall’Africa», che riporta curiosità su cultura, folklore, storia e attua- lità del continente, e «Afro cliché» in cui si sfatano i miti più comuni. L'afro italianità «Per me Arising Africans rappre- senta una svolta - spiega Anabell -. È arrivata l’ora che gli afro ita- liani siano riconosciuti per quello che sono, e cioè cittadini con una doppia cultura. L'armonia tra due o più bagagli culturali dif- ferenti, che abbiamo creato - a volte con fatica - durante il no- stro percorso di crescita, rap- presenta una potenzialità e una ricchezza. Non solo a livello sociale e lingui- stico, ma anche di ca- rattere e personalità: ci siamo abituati a pensare in maniera laterale (pensiero in grado di prendere in considerazione punti di vista alternativi, flessibile, creativo, aperto a interpretazioni diverse della realtà, nda ) e riu- sciamo ad adattarci facilmente. Arising Africans, quindi, è il modo che ho scelto per valoriz- zare sia la mia parte africana, che la mia parte italiana, in egual misura. E vorrei dire a tutti i miei coetanei afro italiani che si può essere sia l’uno sia l’altro senza vergognarsi». «Ci sentiamo africani tanto quanto italiani, per noi è un dono quello di poter vivere e rappre- sentare entrambi i mondi - con- ferma Emmanuel, che aggiunge -, l’afro italianità è un concetto che non va definito con una formula: puoi avere entrambi i genitori chi ha origini africane, per raffor- zare la stima di sé nella società italiana». E ancora: «Vogliamo dire che l’Africa non ha bisogno della carità dei bianchi, vogliamo mostrarla alle persone per quello che è, farne conoscere la storia e i suoi personaggi al di là del colo- nialismo, di cui si è parlato troppo. Vogliamo che alla parola Africa si associno altre immagini e altre parole. Vogliamo inoltre dire alle istituzioni che noi ci siamo e che vogliamo lottare per affer- mare i nostri diritti. Vogliamo in- fine scuotere gli africani che vi- vono in Italia, dire loro di attivarsi perché abbiamo un obbligo mo- rale verso la nostra comunità e la nostra cultura di origine». Parole consapevoli e determinate pro- nunciate dallo staff fondatore di Arising Africans composto da Ada, Emmanuel e Anabell, under- 30, che con forza innalzano la bandiera del risveglio africano. Africanismo 2.0 «Con risveglio africano inten- diamo la costruzione dell’Africa di domani: una visione che chia- # Pagina precedente : i fondatori e alcuni membri di Arising Africans. Sulla parete, ritratto di Thomas Sankara. # In queste pagine, da in alto a destra, in senso orario : Emmanuel Mertens, di origini congolesi, è studente universitario in Italia. | Anabel Boamah Owuso, nata in Ghana e cresciuta a Pordenone. | Emmanuel e Ada in una trasmis- sione radio con l’autrice dell’articolo (seconda da sinistra). | Foto per la cam- pagna «Anche le immagini uccidono». © Arising Africans © Arising Africans

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