Missioni Consolata - Aprile 2016
Missione Europa PER UN NUOVO PROGETTO MISSIONARIO IMC di Ugo Pozzoli L’ Europa, un tempo bacino di vocazioni missiona- rie e deposito di risorse per la cooperazione, ha cambiato volto. Non siamo semplicemente pas- sati da un tempo di vacche grasse a uno di vac- che magre: il cosiddetto «vecchio continente» è diven- tato qualcosa d’altro. Sono cambiati i contesti culturali, sociali e religiosi, e questa mutazione (ancora in atto) è stata talmente veloce da coglierci impreparati. Cam- biano le istituzioni, fra cui anche la Chiesa, e oggi, ci di- cono le statistiche, il Vangelo trova più facilmente casa altrove. In alcuni dei nostri paesi siamo ancora pieni di diocesi, vescovi, strutture, ma le chiese si svuotano, e al di fuori di esse non si vede un grandissimo fermento ec- clesiale, soprattutto fra i più giovani. L’inarrestabile fe- nomeno migratorio sta cambiando in maniera irreversi- bile le nostre città e i nostri paesi. Di questi tempi, per trovare non cristiani, non dobbiamo più andare in Agrica o nell’estremo Oriente: li troviamo «comoda- mente» dietro l’angolo. Sono coloro che vengono da al- tre culture e tradizioni, ma anche gli stessi europei che, per mille ragioni diverse, hanno abbandonato la Chiesa e, spesso, anche la pratica personale della fede. Di fronte a questa lettura della realtà, pur superficial- mente tratteggiata, anche i missionari della Consolata si stanno interrogando sul ruolo da assumere oggi in Eu- ropa. Appare chiaro che esso non può essere uguale a quello di un tempo. La missione di una volta non esiste più; facciamo fatica a rendercene conto, ma questa è la realtà. Oggi, la media dei missionari europei è avanti ne- gli anni, e la maggior parte delle nostre attività si svolge in altri contesti. Cambia, in modo significativo, anche la nostra geografia vocazionale. Infatti, sono ormai parec- chi i confratelli provenienti da altri continenti, in parti- colare da quello africano, che lavorano oggi in Europa. A partire da questo mese, vi racconteremo come stiamo provando ad assumere le esigenze di questa nuova missione, con profonda atten- zione ai tempi che viviamo, e nella fedeltà al no- stro carisma. La chiamata ad annunciare il Vangelo è per sempre; cambiano gli stili, si modificano i contesti, ma il mandato missionario alla testimonianza e all’annunzio resta invariato. Per questo motivo, da qualche tempo, abbiamo intensificato la riflessione sulla nostra missione in Europa, partendo da quanto già facciamo in alcune realtà ad gentes che ci vedono impegnati in Italia, Spa- gna e Portogallo. Il primo obiettivo che ci siamo dati consiste nello stabi- lire una concordanza sui criteri comuni che fanno di noi dei missionari della Consolata ovunque siamo e da qual- siasi parte del mondo proveniamo. Questo è il primo fondamentale passo per arrivare alla redazione del «Progetto missionario del Continente Europa», che stiamo preparando per vivere con maggior entusiasmo ed efficacia la nostra missione al servizio delle chiese lo- cali. Vorremmo farlo in modo originale e creativo, met- tendo in gioco le caratteristiche proprie del nostro cari- sma, il bagaglio di esperienza missionaria maturata in altre aree del mondo e il ricco patrimonio della convi- venza interculturale che, se ben vissuta, può diventare oggi uno strumento potente di evangelizzazione. Ugo Pozzoli VECCHIO CONTINENTE NUOVA MISSIONE L’Europa in mutamento chiama il nostro Istituto a nuove strategie missionarie. Iniziamo in questo numero una serie di brevi articoli per raccontare la nostra missione nel vecchio continente. Come è oggi, e come sogniamo che sia domani.
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