Missioni Consolata - Aprile 2016

S uor Generosa Iruma Ireri, missionaria della Consolata, ci informa: «Mesi fa ri- tornai in Kenya per le vacanze. I miei famigliari mi avevano avvertito di conflitti in famiglia a causa dell’eredità della terra. Mio padre ebbe due mogli: mia madre con due figli e sei figlie e l’altra con tre figli e quattro figlie. Tra di essi sorse un forte con- flitto per il possesso delle terre. Prima di par- tire dall’Italia pregai con tutto il cuore presso il sepolcro dell’Allamano per ottenere la ri- conciliazione della mia famiglia. Nel 2010 mio padre era stato operato di can- cro alla prostrata nell’ospedale St. Mary’s in Nairobi e ora aveva dei disturbi. Lo convinsi a fare un controllo. Durante il viaggio mi parlò a lungo del conflitto con i miei fratelli. Non voleva nemmeno vederli. Al Flora Hostel delle missionarie della Consolata, lo accom- pagnai nella cappella. Egli frequentava la Chiesa pentecostale. Si sedette nel banco e incominciò a pregare. An- ch’io pregavo silenziosamente per lui. Il giorno seguente riuscii a portarlo in ospedale dal chirurgo che lo aveva operato nel 2010. Egli constatò che ormai il cancro si era diffuso fino alle ossa. Ero molto tri- ste, perché percepivo che a mio padre non rimaneva tanto da vivere e stava su- GRAZIE PER LA RICONCILIAZIONE IN FAMIGLIA riconoscenza bendo il conflitto che l’aveva separato dai suoi due figli. In cappella mi rivolsi con tutta la forza all’in- tercessione del beato Allamano per la ricon- ciliazione in famiglia. All’uscita, feci il segno della croce con l’acqua benedetta, dicendo a voce alta: “Il Signore mi purifichi da tutto il male dentro e fuori”. Mio padre mi guardò e disse: “Voglio benedirmi con quest’acqua”. Immerse la mano nell’acquasantiera e trac- ciò un ampio segno di croce dicendo: “Voglio essere purificato da tutto, dentro e fuori di me”. Durante il viaggio di ritorno, ogni tanto ripeteva “quell’acqua…” e non finiva la frase. I miei fratelli vivevano nel timore che mio pa- dre li potesse maledire. Dopo aver pregato intensamente ancora una volta il beato Alla- mano, feci da tramite perché si incontras- sero. Li accolse ringraziando per la visita e narrò loro l’esperienza di guarigione spirituale con quell’acqua bene- detta. Intanto la malattia progrediva ra- pidamente e tutti i membri della famiglia andarono a visitarlo. A chi gli chiedeva una parola ri- spondeva: “Sono in pace con tutti”. Ricevette il battesimo due giorni prima della morte. Ne siano ringraziati il Signore e il beato Alla- mano». Postulazione Missioni Consolata Viale Mura Aurelie, 11-13 - 00165 Roma oppure Corso Ferrucci, 14 - 10138 Torino E-mail: postulazione@consolata.org http://giuseppeallamano.consolata.org Postulatore: padre Gottardo Pasqualetti Chi riceve una grazia per intercessione del beato Giuseppe Allamano è pregato di notificarlo al seguente indirizzo: 80 MC APRILE 2016

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