Missioni Consolata - Aprile 2016
P er un giornalismo attivo e moderno. Il suo principale collaboratore al san- tuario, il sacerdote Giuseppe Cap- pella, affermò: «L’Allamano può essere defi- nito un pioniere della stampa cattolica». È pure significativa l’affermazione del giornali- sta Carlo Franco: «Quando iniziò a Torino il giornale cattolico “L’Italia Reale”, l’Allamano fu dei pochi che non si accontentarono di belle parole e di sterili auguri, ma vi con- corse con ripetute offerte». Merita di essere ricordato un fatto più unico che raro. Quando il beato Giacomo Albe- rione, fondatore dei Paolini, sentì l’ispira- zione di dare vita ad una istituzione per la promozione della stampa cattolica, gli venne spontaneo rivolgersi all’Allamano, per avere un consiglio sicuro. L’Allamano seppe com- prendere, nonostante il parere contrario di molti, che il progetto dell’Alberione si inse- riva in un campo di attualità apostolica e lo incoraggiò a realizzarlo. L’Allamano desiderava che il giornalismo cattolico fosse attuale e all’altezza, come af- fermò il sacerdote scrittore Alessandro Can- tono: «Era un giusto estimatore del nostro giornalismo, che voleva agile e ben fatto. Mi diceva che certe innovazioni di forma e di tecnica non bisogna avere paura di appli- carle». P er un giornalismo missionario. Per sostenere le sue opere, l’Alla- mano, assieme al suo principale colla- boratore, il sacerdote Giacomo Camisassa, nel 1899 diede vita alla rivista «La Conso- lata», con il preciso scopo di potenziare il culto alla Madonna, mentre si iniziavano i re- stauri del santuario. Con la fondazione dell’I- stituto nel 1901, la rivista ampliò gli oriz- zonti e prese sempre più un timbro missio- nario. Dopo la morte dell’Allamano, la rivista si sdoppiò, e la nuova edizione affidata PIONIERE DELLA STAMPA CATTOLICA all’Istituto prese il nome di «Missioni Conso- lata», titolo che conserva tutt’oggi. Per garantire alla rivista un contenuto at- tuale, l’Allamano stabilì che i missionari redi- gessero ogni giorno un diario con notizie cir- costanziate sugli usi e costumi degli indigeni e sulle realizzazioni della missione, di modo che si avessero notizie fresche per comporre articoli utili e interessanti. Insisteva perché i missionari scrivessero relazioni e pezzi da pubblicare. Indicava pure i criteri per redi- gere le notizie, scrivendo ai missionari del Kenya: «Mi è impossibile enumerare ciò che dovete dire sui diari; vi basti ricordare ciò che fanno ordinariamente le cronache dei giornali e le minute descrizioni che sogliono dare dei fatti che succedono». padre Francesco Pavese cammino di santità APRILE 2016 MC 77 # La copertina del primo numero della rivista «La Consolata» fondata da Giuseppe Allamano e Gia- como Camisassa. L’Allamano stimò e sostenne con convinzione il giornalismo cattolico, come veicolo di comunicazione e strumento di formazione a largo raggio.
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