Missioni Consolata - Aprile 2016

seicento milioni di barili fra Loki- char e Lodwar, nell’area a Ovest del lago. La multinazionale anglo-irlandese Tullow Oil , insieme alla compa- gnia partner canadese Africa Oil e, più di recente, alla danese Maersk , prevede di cominciare lo sfruttamento commerciale dei pozzi nel 2020 ma, a dar retta al quotidiano online Business Daily , il governo keniano sta spingendo per anticipare i tempi. In ballo, funzionale all’esportazione di pe- trolio, c’è la costruzione dell’oleo- dotto Lapsset ( Lamu Port Southern Sudan-Ethiopia Tran- sport ), che collegherebbe il porto di Lamu (sull’Oceano Indiano), alla città di Isiolo, nel centro del Kenya, per biforcarsi poi in due bracci, uno diretto in Etiopia e l’al- tro in Sud Sudan e Uganda. Mentre la Tullow Oil si è affrettata fin dal 2012 a pubblicizzare sul proprio sito i progetti di coopera- zione che sostiene nell’area del giacimento e a istituire borse di studio per studenti keniani, sul campo le difficoltà non hanno tar- dato a manifestarsi. In un articolo dello scorso luglio, l’ Economist raccontava delle diffidenze fra le compagnie petrolifere, che la- mentano la difficoltà a trovare lo- calmente personale qualificato, e è entrata in funzione lo scorso ot- tobre. Secondo Addis Abeba, la diga dovrebbe aumentare del 234 per cento la produzione elettrica etiope: 1.870 megawatt che an- dranno ad alimentare le ambizioni industriali nazionali e ad aumen- tare l’esportazione di energia al- l’estero. Regolando il flusso del fiume, inoltre, la diga servirà i pro- getti di irrigazione su larga scala che il governo etiope intende rea- lizzare nella vallata dell’Omo. Ma, avverte Survival internatio- nal , l’Omo fornisce al lago Turkana circa il novanta per cento delle sue acque e l’irrigazione in Etiopia potrebbe ridurre della metà l’afflusso idrico facendo ab- bassare il Turkana di venti metri. Il danno per l’ecosistema sarebbe pesantissimo, inducendo non solo una drastica riduzione della dispo- nibilità di pesce ma anche un ina- sprirsi della siccità che porterebbe a ulteriori conflitti, anche tran- sfrontalieri, fra le migliaia di pa- stori della zona in cerca di acqua per gli animali. Le promesse non mantenute del petrolio A complicare ulteriormente il qua- dro è arrivata, nel 2012, la sco- perta di un giacimento di petrolio dalla capacità quantificata in Cooperando… la comunità locale, che teme di essere «scippata» degli impieghi migliori a favore di personale pro- veniente da altre aree, e minaccia ricorsi contro i possibili danni am- bientali. Nel 2013, un gruppo di quattro- cento lavoratori ha attaccato gli impianti di trivellazione chie- dendo più lavoro e più benefici, mentre nel 2014 il crollo del prezzo del petrolio ha indotto un altro ridimensionamento, almeno nell’immediato, delle speranze delle popolazioni del Turkana: fin- ché il greggio resta sotto i 70 dol- lari al barile, stimano gli esperti, non è conveniente continuare le operazioni di estrazione. E infatti la Tullow negli ultimi mesi ha deci- samente spinto sul freno. Il vento dello sviluppo Se il petrolio frena, il vento acce- lera: il mega-progetto della wind farm , il parco eolico, sarà comple- tato entro ottobre 2016, annuncia la Kenya Electricity Transmission Company (Ketraco), che sta super- visionando i lavori di costruzione. La Lake Turkana Wind Power Limi- ted , consorzio titolare del pro- getto prevalentemente composto da aziende private nordeuropee, prevede di produrre i primi 50 me- gawatt a settembre, mentre i 310 megawatt totali dell’impianto a pieno regime saranno immessi nella rete elettrica kenyana entro luglio 2017. Siamo ora sulla riva orientale del lago Turkana, a una quarantina di chilometri da Loiyangalani. Qui verranno installate 365 turbine con una capacità di 850 kilowatt # A sinistra : la realtà multiculturale di Loyangalani dove convivono Turkana, Samburu e membri di altri gruppi etnici, tra cui molti pescatori Luo provenienti dal Lago Vittoria. Sopra : veduta del villaggio di Laieni sulle rive del Lago Turkana. La capretta che pascola tra rocce e sabbia rende bene l’idea delle diffi- coltà della regione. © Gigi Anataloni 70 MC APRILE 2016 5x1000 A MCO CF 97615590011, PERCHÉ NO?

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