Missioni Consolata - Aprile 2016

Lei sta seguendo un progetto (I NTEGRA H ANS ) contro l’hanseniasi qui a Floriano. Come mai è stata scelta questa cittadina? «Perché la città di Floriano è un comune storicamente iperende- mico per quanto concerne l’han- seniasi. Lo dimostrano i numeri. Esso ha un coefficiente di preva- lenza della malattia sei volte supe- riore a quello ideale: sei casi ogni 10.000 abitanti. Negli anni 2001- 2014 la città ha notificato 1.083 casi di lebbra, piazzandosi al se- condo posto nello stato del Piauí, preceduta soltanto dalla capitale Teresina, pur risultando la quinta città come popolazione a livello statale. Pertanto, Floriano pre- senta una situazione preoccu- pante». Cosa fare per aiutare i malati e per evitare la propagazione della malattia? «Per aiutarli sarebbe importante investire fortemente nei servizi igienico-sanitari di base, miglio- rare le condizioni abitative e l’ali- mentazione, fornire un’istruzione pubblica di qualità e un accesso ai servizi sanitari a tutti i livelli, inclu- dendo il diritto alla riabilitazione. Invece, per evitare nuovi casi, un’alternativa è quella di fare ciò che stiamo facendo con il pro- getto I NTEGRA H ANS : una ricerca at- tiva dei contatti familiari e sociali dei pazienti, posto che queste persone sono esposte a un rischio sette volte maggiore di contrarre la malattia. Soltanto così potremo spezzare “la catena epidemiolo- gica”. Senza un miglioramento della qualità della vita e delle con- dizioni sanitarie il ciclo della ma- lattia non si chiuderà». Lei fa visita ai malati nelle loro case. Durante queste visite ci sono state situazioni che l’hanno particolarmente colpita? «Diverse situazioni mi hanno molto segnato in questo periodo. Ricordo soprattutto due casi. Quello di un uomo al quale non era nemmeno consentito l’ac- cesso all’Unità sanitaria di base per il trattamento delle sue le- sioni. Lo abbiamo trovato in una situazione disastrosa: una grave condizione di malnutrizione, ferite ai piedi con osso esposto, alcoli- smo, un odore insopportabile. È stato triste constatare che il si- stema sanitario che lo avrebbe do- vuto accogliere e curare semplice- mente lo aveva escluso. Lo ab- biamo portato a Teresina, affi- dando il suo caso ai responsabili comunali. Così, oggi, è vivo e ve- geto. Un altro caso emblematico ri- guarda due sorelle le cui vite sono state distrutte a causa della leb- bra. Vivevano vicino a una scuola, che è stata chiusa a causa dei casi di lebbra scoppiati nella loro fami- glia. Una delle sorelle vive ancora confinata nella sua casa, senza neppure aver imparato a leggere o scrivere. Stigma e pregiudizio sono immensi. Una situazione deva- stante. Personalmente non ho mai sentito una cosa così triste e spa- ventosa. L’essere umano è cru- dele». Come operatrice sanitaria e come persona, qual è la sua maggiore speranza? «La mia più grande speranza è che il “Sistema unico di salute” (Sus) 6 - a cui sono orgogliosa di apparte- nere e di cui sono un ferreo difen- sore - funzioni come prevedono le sue linee guida: con completezza, universalità, equità ed efficienza; con professionisti e amministra- tori impegnati e condizioni ade- guate di lavoro. Come persona, per la nostra gente del Nord-Est e dell’intero Brasile, spero che ven- gano sradicati l’analfabetismo, la fame, la povertà e la grande disu- guaglianza sociale esistente». Paolo Moiola (con Rosa Maria Duarte Veloso - Faesf) N OTE (1) World Health Organization, Weekly epi- demiological record , 4 settembre 2015, n. 36. (2) Dato riportato da www.salute.gov.it (3) Al progetto partecipano l’Università fe- derale (Ufpi), il governo del Piauí, le città di Floriano e Picos, e due organizzazioni europee: la Nhr (Paesi Bassi) e la Ciomal (Svizzera). (4) L’epidemiologia è la disciplina che stu- dia la distribuzione e la frequenza delle malattie. (5) Le misure di frequenza delle malattie di- stinguono la prevalenza e l’incidenza: la prima misura l’insieme di tutti i casi in un determinato momento per una determi- nata popolazione; la seconda riguarda il numero dei nuovi casi. (6) Il Sus è il sistema di salute pubblico dello stato brasiliano. È stato istituito con la Costituzione federale del 1988 (articoli 196-198). S ITI • - www.aifo.it È il sito dell’Associazione italiana amici di Raoul Follerau, attiva contro la lebbra dal 1961. • - www.ilepfederation.org È il sito della federazione internazionale delle Ong che combattono contro l’hanse- niasi. BRASILE 58 MC APRILE 2016 (*) U OMINI , VIRUS E BATTERI : Nei prossimi numeri, si tratterà delle malattie virali note come DENGUE e ZIKA . Secondo l’Organizzazione mon- diale della sanità (Oms), il virus zika potrebbe dare presto origine a una «pandemia esplosiva». # A sinistra : «l’hanseniasi si cura» dice que- sto manifesto pubblicitario del ministero della Sanità brasiliano.

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