Missioni Consolata - Aprile 2016
• Salute | Sanità pubblica | Malattie | Hanseniasi • MC ARTICOLI APRILE 2016 MC 57 Hanseniasi: cos’è, cosa fa, come si cura Un batterio che colpisce i nervi e la pelle L’agente eziologico della lebbra fu individuato dal medico norvegese Gerhard Armauer Hansen nel 1873. Oggi la malattia di Hansen è una patologia curabile con un’associazione di antibiotici. L’ agente eziologico della lebbra, il Mycobacte- rium leprae , è stato descritto nel 1873 dal me- dico norvegese Gerhard Armauer Hansen. Si tratta di un batterio (precisamente, un bacillo) che at- tacca soprattutto la pelle e le cellule di Schwann (guaina mielinica) dei nervi periferici. Esso non può essere coltivato in laboratorio (in vitro), ma ci sono modelli animali utilizzati nel suo studio e nella riproduzione, come l’armadillo e i topi. L’uomo pare essere l’unico serbatoio naturale del bacillo, no- nostante l’ipotesi di animali selvatici infettati natural- mente (armadilli e scimmie). Le vie aeree superiori sono l’ingresso principale e anche la via di elimina- zione del bacillo. Le lesioni cutanee raramente pos- sono essere una porta di ingresso per l’infezione. Le secrezioni come latte, sperma, sudore e secrezioni va- ginali possono eliminare i bacilli, ma non hanno im- portanza nella diffusione dell’infezione. La trasmis- sione avviene prevalentemente da persona a persona (Grossi, 2003) attraverso un contatto prolungato. Il Mycobacterium leprae è un bacillo con alto potere infettante (infettività) e basso potere patogeno (pato- genicità). Detta in altri termini, il batterio è in grado di infettare un gran numero di persone, ma poche di esse svilupperanno effettivamente la malattia. Il pe- riodo di incubazione della lebbra è lungo, avendo una durata media da 2 a 7 anni, e quindi è meno frequente nell’infanzia. I l ministero della Salute del Brasile considera come caso di lebbra la persona che presenti una o più delle seguenti evidenze: • lesione (-i) e/o area (-e) della pelle con cambia- menti di sensibilità termica e/o dolorosa e/o tattile; • ispessimento di uno o più nervi periferici associato con alterazioni sensoriali e/o motorie e/o autonomi- che (come pressione, battito, digestione, ecc.); • presenza di bacilli di Mycobacterium leprae , con- fermata attraverso la bacilloscopia da striscio intra- dermico o la biopsia della pelle. Come per altre malattie infettive, la conversione da infezione a malattia dipende da interazioni tra fattori ambientali, fattori propri dell’individuo e il bacillo in sé. Per quanto riguarda i fattori individuali, dopo l’in- fezione, lo sviluppo della malattia dipende da fattori genetici e immunità cellulare (detta immunità cel- lulo-mediata) dell’ospite. Per ragioni ancora non pie- namente comprese, il 90% della popolazione è bacillo resistente (Foss, 2003). N el 1982, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha proposto, al fine di facilitare la dia- gnosi, una classificazione operativa: forma paucibacillare (lebbra tubercoloide) e forma multiba- cillare (lebbra lepromatosa), utilizzando come para- metro il numero di lesioni. Pertanto, si parla di forma «paucibacillare» quando una persona ha fino a 5 le- sioni, e di forma «multibacillare» quando le lesioni sono più di 5. La lebbra è quindi considerata una ma- lattia dalla diagnosi eminentemente clinica. Il protocollo terapeutico dell’Organizzazione mon- diale della sanità prevede una combinazione di 2-3 antibiotici: rifampicina, dapsone e clofazimina. In particolare, nelle forme multibacillari (lebbra lepro- matosa) l’Oms raccomanda negli adulti il dapsone, la clofazimina e la rifampicina per almeno un anno o fino a quando le biopsie cutanee non diano risultati negativi. Per la forma paucibacillare (ossia lebbra tu- bercoloide), l’Oms raccomanda dapsone e rifampi- cina per 6 mesi. Il trattamento della malattia con un solo farmaco induce farmacoresistenza ed è perciò da ritenersi inutile. Olívia Dias de Araújo Università Federale del Piauí, Teresina (www.ufpi.br ) R IFERIMENTI BIBLIOGRAFICI : • Brasil, Ministério da Saúde, Plano Integrado de ações estratégicas de eliminação da hanseníase, filariose, esquistossomose e oncocercose como problema de saúde pública, tracoma como causa de cegueira e controle das geohelmintíase: plano de ação 2011-2015 . Brasília, 2012. • Brasil, Ministério da Saúde, Secretaria de Vigilância em Saúde, Guia de vigilância epidemiológica 7, ed., Brasília, 2010. • Brasil, Ministério da Saúde, Secretaria de Vigilância em Saúde, Depar- tamento de Vigilância das Doenças Transmissíveis, Diretrizes para vi- gilância, atenção e eliminação da Hanseníase como problema de saúde pública: manual técnico-operacional , Brasília, 2016. • Foss N.M., Reactional episodes in leprosy , Medicina, v.36, n.1, p. 453- 9, 2003. • Grossi M., Leprosy in Brazil . Rev. Soc. Bras. Medicina Tropical, v.36, n.3, p. 373-382, 2003. • Piauí, Secretaria de Estado da Saúde, Coordenação de Atenção às Doenças Transmissiveis, Programa Estadual de Controle da Han- seníase, Informe Epidemiológico , Teresina, 2014. •World Health Organization (Who), Enhanced Global Strategy for Further Reducing the Disease Burden Due to Leprosy (2011-2015): Operational Guidelines (updated), Who, Regional Office for South-East Asia, 2009. Disponibile in: http://www.searo.who.int . •World Health Organization (Who), Leprosy. Global situation 2013 , Weekly Epidemiol Rec. v. 88, n. 35, p. 365–380, 2013. •World Health Organization (Who), Leprosy. Global situation 2014 , Weekly Epidemiol Rec. v. 89, n. 36, p. 389–400, 2014. Disponibile in: http://www.who.int.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=