Missioni Consolata - Aprile 2016

punto, tutte le conferenze episco- pali, dal Messico in giù, condanna- rono l’opera, senza averla ascol- tata né letta. Eravamo accusati di aver fatto un danno alla fede e so- prattutto alla gioventù latinoame- ricana». L’ostracismo dei vertici ecclesia- stici non ferma però la diffusione della radionovela . Tanto che, an- cora oggi, a distanza di 35 anni, Un tal Jesús viene trasmessa da emit- tenti di molti paesi. O viene scari- cata (con audio e testi) dai siti di Radialistas. La «passione» costa José Ignacio lavora in vari paesi la- tinoamericani, sempre al seguito della sua passione per la radio. Nel 2001, assieme ad altre tre per- sone, fonda Radialistas Apasiona- das y Apasionados, divenendone il coordinatore. «Produciamo micros - noti anche come radio clips - di 4-5-6 minuti. Alcuni più drammatici, altri più umoristici. Poi, attraverso inter- net, li inviamo a emittenti dell’A- merica Latina e del Caribe. In pra- tica, siamo un centro di produ- zione che alimenta la programma- zione di moltissime radio». I temi trattati vanno dai diritti di cittadinanza alle relazioni di ge- nere, dallo sviluppo sostenibile alle tecniche di abilitazione ra- diofonica. Scorrendo il vasto archi- vio di Radialistas, si scoprono la- vori di altissima valenza educativa. Ad esempio, i 10 capitoli sul tema degli abusi sessuali ai danni dei mi- nori ( No al abuso sexual infantil ). Oppure i 5 di Sueños rotos (Sogni infranti), sceneggiato radiofonico dedicato al problema della gravi- danza delle bambine. La vicenda di Jessica e Roni - drammatica, ma molto comune in tutti i paesi lati- noamericani - viene raccontata con delicatezza e partecipazione emotiva. Né viene dimenticata la storia lati- noamericana. Come i 20 capitoli di 500 años , basati su «Le vene aperte dell’America Latina», il ca- polavoro di Eduardo Galeano. Se affrontare queste tematiche è difficile, ancora più complicato è trovare i soldi per portare avanti i progetti. «Sì, i costi sono alti - con- ferma José Ignacio -. Per fortuna, quasi la metà del nostro bilancio è coperto dai finanziamenti di Cafod, un’organizzazione cattolica inglese, che fa parte di Caritas In- ternational e che mai ha cercato di condizionare il nostro lavoro. Il re- sto lo dobbiamo trovare noi attra- verso la vendita di alcuni servizi: seminari di formazione, corsi on- line, pubblicazione di guide, sem- pre con riferimento alla comunica- zione radiofonica». Tra le guide sul «fare radio» e sull’«insegnare a fare radio» ci sono quelle firmate da José Igna- cio, come Manual urgente para radialistas apasionados e Pasión por la radio . Libri posti in vendita per l’autofinanziamento, ma al tempo stesso scaricabili gratuita- mente da internet. Lavorando per molti paesi, lo sforzo di Radialistas non poteva li- mitarsi alla lingua spagnola. E così la maggior parte dei testi sono tra- dotti anche in portoghese. «E poi - precisa José Ignacio -, nella nostra piattaforma internet chiamata “Radioteca”, nata nel 2006, si tro- vano gli audio di moltissime pro- duzioni, che sono quindi ascolta- bili in vari idiomi, dal portoghese all’inglese, fino ad alcune lingue indigene, come quechua, aymara, guarani, mazteco e altre ancora». Da donne a protagoniste La produzione più recente di Ra- dialistas riguarda la trasforma- zione in radionovela di «Laudato si’», l’enciclica di papa Francesco dedicata al dissesto ecologico del pianeta. Una realizzazione che ha coinvolto molte persone: soltanto gli interpreti che hanno dato la loro voce ai protagonisti (uomini, animali, piante, elementi naturali) sono stati una trentina. A dirigere il tutto è stata Tachi Arriola, una peruviana di Iquitos, tutta verve e sorrisi, che lavora a Radialistas fin dalla fondazione, occupandosi principalmente di diritti della donna. «Io credo - ci spiega con un ampio sorriso - che la comunicazione, per essere democratica, non soltanto debba comprendere le donne, ma anche il loro protagonismo. Le donne, cioè, sia come fonti d’informazione che come attrici. Dato che la comunicazione è po- tere, noi cerchiamo di utilizzare questo potere per diffondere i di- ritti». Anche quelli più controversi e dibattuti come i diritti sessuali e riproduttivi. Sul tema, Tachi ha da poco termi- nato Comunicación de colores , una guida multimediale, con testi e vi- deo, sul come trattare, dal punto di vista giornalistico, le diversità sessuali. Una scelta molto corag- giosa in paesi dove il sentimento machista è ancora una so- lida realtà e l’omofobia ECUADOR 30 MC APRILE 2016 © Radialistas

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