Missioni Consolata - Aprile 2016

APRILE 2016 MC 27 Q uito. La prima cosa che si nota all’apertura della porta è una folta barba sale e pepe. Appartiene a José Ignacio López Vigil, cubano dalle molte esistenze. Siamo nella sede di Radialistas , un’associa- zione senza scopo di lucro nata nel 2001 per produrre e distribuire programmi radiofonici su temati- che sociali ed educative. «Radialistas, sì - ci fa subito notare il padrone di casa -, ma anche Apa- sionadas y Apasionados». «Quando presentammo il nome ci dissero che era troppo lungo. Noi rispondemmo che era lungo come la nostra passione e i nostri obiet- tivi». Una passione che per José Ignacio nasce e cresce negli anni successivi all’abbandono di Cuba da parte della sua famiglia. Restituire la parola «Al terzo anno della rivoluzione castrista - racconta -, le cose inizia- rono ad avvelenarsi. Venivano dette nefandezze di ogni tipo sul futuro della gente e del paese. Mio padre, che era giornalista, come tanti altri cattolici entrò in panico e ci portò tutti in Spagna». Qui José decide di entrare nella Compagnia di Gesù. Va in Repub- blica Dominicana, in Venezuela, in Ecuador. Nel 1973 diviene sacer- dote gesuita. A Santo Domingo chiede e ottiene di lavorare in una radio, che da tempo è divenuta una sua passione. STORIE E VOLTI DI RADIO / 6 Diritti, cittadinanza, dignità, diversità, sviluppo sostenibile sono le principali parole d’ordine di «Radialistas Apasionadas y Apasionados». I «Radialistas» non sono un’emittente, ma un centro di produzione di programmi radiofonici a contenuto sociale ed educativo, distribuiti - gratuitamente - in tutta l’America Latina. Siamo andati a trovarli nella loro sede di Quito. MICROFONI APPASSIONANTI # In alto : José Ignacio Lopez Vigil, coordina- tore di Radialistas Apasionadas y Apasiona- dos nella sede dell’associazione, a Quito. ECUADOR Testo e foto di PAOLO MOIOLA

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